Revocazione delle pronunce della Cassazione: questioni applicative e prospettive evolutive
La tesi analizza il fenomeno della revocazione delle pronunce della Cassazione. La parte introduttiva si focalizza sulla nascita ed evoluzione di tale istituto partendo dalle origini storiche della revocazione in generale (art. 395 c.p.c.). Si indaga poi il principio dell’intangibilità delle decisioni delle Corti Supreme con cenni di diritto comparato sulla sindacabilità di tali pronunce. Si continua analizzando la rilevante sentenza n. 17 del 1986 della Corte Costituzionale che per la prima volta ammette la revocazione delle decisioni della Cassazione e si indicano le successive modifiche di matrice legislativa o giurisdizionale. Successivamente, viene esposta la disciplina dei motivi di revocazione di cui agli articoli 391 bis e 391 ter c.p.c. evidenziandone le interpretazioni, i limiti e le lacune; è analizzato altresì il procedimento di revocazione delle decisioni della Cassazione. Peculiare attenzione è inoltre destinata al momento della formazione del giudicato e alla discussa qualificazione della revocazione delle pronunce della Cassazione alla luce della distinzione tra impugnazioni ordinarie e straordinarie. Nella parte conclusiva vengono affrontate le questioni aperte in tema di inibitoria della sentenza impugnata con revocazione e si espongono le ulteriori prospettive evolutive dell’istituto di cui agli articoli 391 bis e 391 ter c.p.c. come ad esempio l’opportunità di introdurre un nuovo motivo revocatorio per pronuncia della Cassazione contraria alla CEDU. Degna di nota è infine la ricerca quantitativo-qualitativa sulla revocazione delle pronunce della Cassazione che dà un quadro sulla frequenza e il tipo di utilizzo dell’istituto.
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Scarpitta |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2018-19 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Marcella Negri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 179 |
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