Interventi genetici a supporto dell'efficienza fotosintetica

2 Introduzione Il miglioramento genetico delle piante agrarie è da sempre, consapevolmente o involontariamente, una delle principali attività dell’uomo che permette di avere sicurezza alimentare nel corso della storia. Il primo intento di questo elaborato è quello di ripercorrere brevemente i passi di questa disciplina dalla Rivoluzione agricola fino ai giorni nostri con un approccio biologico, archeologico, antropologico e sociologico. Ciò si rende necessario per la comune ed errata attribuzione delle sole piante transgeniche al mondo del miglioramento genetico, in quanto esse sono solo una parte di questa vasta disciplina. Il miglioramento genetico, nelle sue varie sfaccettature, esiste sin dagli albori dell’agricoltura ed è uno dei costanti obiettivi dell’umanità per avere a disposizione fonti di cibo in tutto il globo. Esso si può ottenere con diversi mezzi e sempre più raffinati e precisi. Si cerca dunque di spiegare cos’è il miglioramento genetico, cosa sono le piante transgeniche e a cosa potrebbero servire le biotecnologie vegetali nel mondo contemporaneo, dove il cambiamento climatico la fa da padrone e sembra essere l’unico vero grande “nemico” di Homo sapiens. Segue poi una trattazione sintetica della fotosintesi clorofilliana e di come essa funzioni e sia cambiata nel corso dei millenni. Questo elaborato analizza dunque la fondamentale importanza delle biotecnologie nella storia di Homo sapiens, fino ad arrivare alle più recenti ricerche che ancora non trovano risposta nell’ambito del miglioramento genetico della fotosintesi, quali l’ottimizzazione dei complessi antenna e l’ingegnerizzazione della ribulosio 1,5-bisfosfato carbossilasi/ossigenasi. Vediamo in ultimo quali sono gli approcci, le difficoltà tecniche e i vantaggi correlati ad una sua ingegnerizzazione negli ambiti di laboratorio, climatici e produttivi.