Skip to content

Turismo culturale e crescita economica: un’analisi sui rendimenti e i livelli di attivazione dei beni culturali in Sicilia

Il turismo ed in particolar modo quello culturale, può essere una risorsa che, se valorizzata, potrebbe diventare volano di sviluppo economico e contrastare anche il calo demografico, dovuto ai flussi migratori, conseguenza della disoccupazione, che sta sempre più portando alla desertificazione del Mezzogiorno e in particolar modo della Sicilia. Infatti, la Sicilia, terra che vive tra tradizione e modernità e che possiede un patrimonio di beni artistici - culturali fra i più importanti del mondo, può utilizzare l’industria turistica come volano per lo sviluppo anche di altri settori dell’economia della regione.
Lo sviluppo, però, non è automatico ma è necessario che si pongano in essere iniziative istituzionali, che, a loro volta, presuppongono la verifica dello stato delle risorse. Ne consegue che è importante un aggiornamento continuo del patrimonio culturale per comprendere in che misura e attraverso quali modalità esso può diventare strumento di attivazione dello sviluppo stesso.
I beni culturali, acquistano valore economico quando viene richiesta la loro fruizione e questo avviene attraverso la domanda del settore turistico, in tal modo, il mercato riesce a trasformare in risorsa economica il valore di questi beni. Proprio per questo, il settore del turismo culturale è per la Sicilia di grande interesse, considerando la miniera di tesori artistici oltre che ambientali che l’isola possiede, infatti essa si pone anche rispetto al resto del Mezzogiorno, in una posizione fra le più rilevanti.
E’ importante, dunque, considerare come viene gestito il patrimonio culturale della Sicilia e confrontarlo con il resto del Mezzogiorno e dell’Italia e trovare i fattori che favoriscono o frenano la valorizzazione delle risorse disponibili.
Il patrimonio culturale siciliano, però, presenta problemi di conoscenza, tutela e fruizione: spesso abbandonato, con aree protette non tutelate, musei aperti in maniera discontinua, monumenti non accessibili e persino siti dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, nel degrado.
Sarebbe necessario oltre ad una politica d’investimenti nel settore, una stretta collaborazione tra pubblico e privato. Bisogna trasformare anche l’atteggiamento dei cittadini, spesso distratti consumatori negligenti, in cittadini partecipi e responsabili che possano collaborare a mettere in atto condotte responsabili per la protezione ed il corretto utilizzo del nostro patrimonio culturale. Già nel 2011, riferendo sui siti culturali che evidenziano gravi criticità, Rossella Muroni, Direttore Generale Lega Ambiente, sosteneva: “l’Italia ha la fortuna di custodire un patrimonio di arte, cultura e storia unico irriproducibile che incarna la nostra stessa identità nazionale ed è molto doloroso constatare, in molti casi, la totale incapacità di tutelarlo e valorizzarlo come grande ricchezza culturale e anche come chiave di uno sviluppo nuovo. Un patrimonio per l’intera umanità che, una volta riconosciuto come tale viene lasciato nell’abbandono, alla mercé di auto, inquinamento e nuovi edifici”.
Perciò è necessario mantenere efficiente il nostro patrimonio architettonico, artistico ed archeologico che è considerato, con una metafora abusata, importante come il petrolio del sottosuolo e come il pesce del mare.
Obiettivi e contenuti dell’elaborato: La realtà siciliana, marginale sia da un punto di vista geografico che economico, ha oggi l’occasione di utilizzare e valorizzare la propria “marginalità” portandola a nuova luce sfruttando il grande patrimonio culturale ed artistico che possiede. Con questo elaborato, si cerca di fare un’analisi sul fenomeno del turismo culturale come nuova occasione di sviluppo economico per l’Italia ma soprattutto per la Sicilia. Nella prima parte di questo lavoro sarà presentato un quadro generale sulla letteratura che si è occupata di dare una definizione di bene culturale e come questa sia inevitabilmente connessa all’economia. Successivamente, sono riportate alcune fra le più interessanti ricerche in ambito culturale ed economico, svolte sulla Sicilia, tenendo presente anche le recenti analisi fatte in relazione ai beni culturali divenuti patrimonio dell’UNESCO.
Nella seconda parte, utilizzando i dati che è stato possibile reperire da varie fonti autorevoli, quali per esempio Federculture, Istat, SRM, Banca d’Italia, si descrive l’andamento del turismo in Italia sotto molteplici aspetti, sia in senso generale che culturale, utilizzando anche i confronti con il Mezzogiorno ed il resto del mondo. L’analisi prende in considerazione le ultime tendenze e prospettive della domanda turistica sottolineando, in particolare, il peso del turismo straniero internazionale.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
68 2.8 La spesa pubblica destinata alla tutela dei beni Culturali Una delle 34 missioni in cui si articola il bilancio dello Stato è quello che riguarda la “tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali e paesaggistici”. Nella classificazione della spesa come funzione, adottata da tutti i paesi dell’UE, questa missione, corrisponde al gruppo delle attività culturali. Le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa pubblica, in questo settore, vengono poi espletate attraverso le diverse amministrazioni centrali. Per quanto riguarda questa missione che ha come contenuto i beni culturali, le spese stabilite nel bilancio dello Stato, riconducibili a questo settore nel 2012 ammontano ad 1,69 miliardi di euro pari allo 0,23% del totale. In questo settore, nel 2010 c’è stato un significativo ridimensionamento successivamente superato da un trend crescente della spesa pubblica. Tuttavia, la gestione del patrimonio culturale ha risentito dei tagli di bilancio ed infatti il nostro paese si posiziona da tempo agli ultimi posti in Europa.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Ugo Lombardo
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi di Palermo
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Relazioni Internazionali per la cooperazione e lo sviluppo (LM-52)
  Relatore: Pier Francesco Asso
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 158

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi