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Gruppi societari e crisi d'impresa: profili penali

Il presente elaborato si prefigge l’obiettivo di evidenziare le principali criticità interpretative che si riscontrano nell’applicazione dell’atomistica disciplina dei reati di bancarotta nella repressione penale delle operazioni infragruppo illecite. In particolare, tra le diverse posizioni giurisprudenziali e dottrinali sviluppatesi sul punto, ci si propone di individuare e sostenere l’interpretazione di tali fattispecie incriminatrici che consente di ottenere il punto di equilibrio più efficiente ed adeguato tra la concezione criminogena e giustificativa dell’impresa organizzata in forma di gruppo. Questo tipo di analisi consentirà anche di valutare l’adeguatezza e la compatibilità dell’attuale ordinamento penale dell’insolvenza rispetto al fenomeno oggetto di analisi.
Per raggiungere gli obiettivi esposti, si è ritenuto necessario approfondire i principi base che governano il gruppo societario, cogliendo anche le potenziali fonti di pregiudizio che possono derivare dall’organizzazione molecolare dell’iniziativa economica.In tal senso, nel primo capitolo verrà approfondito il profilo economico e giuridico del gruppo e la disciplina contenuta nel Codice Civile, con particolare attenzione alla responsabilità infragruppo di cui all’art. 2497 c.c. Questa analisi consentirà di individuare i primi confini di liceità dell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento.
Nel secondo capitolo verranno esaminate le modalità di trattamento della crisi e dell’insolvenza dei gruppi societari, sia in base alla normativa attualmente in vigore (2019), sia alla luce di quanto previsto dal nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
Il terzo capitolo avrà ad oggetto l’analisi dei profili penali della crisi del gruppo societario, proponendo un inquadramento esegetico delle fattispecie incriminatrici destinate a trovare applicazione al fenomeno oggetto di analisi. In particolare, si cercherà di individuare delle chiare linee di confine tra infedeltà patrimoniale, bancarotta fraudolenta per distrazione e bancarotta semplice nel contrasto delle condotte infragruppo illecite.
Infine, nell’ultimo capitolo, allo scopo di raggiungere gli obiettivi precedentemente proposti, saranno evidenziate le criticità applicative della bancarotta infragruppo, approfondendo i temi della responsabilità penale degli amministratori della capogruppo, quali soggetti esercenti la direzione e coordinamento, l’esportabilità dei vantaggi compensativi in ambito fallimentare e il rapporto tra la bancarotta per distrazione e la bancarotta da “infedeltà patrimoniale”.

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11 1.2.1. Il concetto giuridico di gruppo: figura a geometria variabile Prima ancora di provare a ricavare, se esiste, un concetto giuridico di gruppo che abbia valenza generale, è necessario interrogarsi sulla legittimità del fenomeno così come è stato descritto, sotto il profilo economico, nel paragrafo precedente. Indubbiamente, dopo la riforma del diritto societario del 2003, non vi sono dubbi che il gruppo sia una tecnica organizzativa per l’esercizio dell’attività di impresa accettata dall’ordinamento giuridico: come già accennato, disciplinare i profili patologici del gruppo (art. 2497 c.c. ss.) significa legittimare il fenomeno purché esercitato entro i limiti imposti dalle norme di legge. In dottrina è stato anche rilevato che, in effetti, tale fenomeno potrebbe trovare la propria fonte di legittimazione primaria nella Costituzione. L’art. 41, sancendo la libertà dell’iniziativa economica, dovrebbe consentire all’imprenditore di scegliere anche il modello organizzativo attraverso il quale esercitare l’attività di impresa 23 . Quindi, se il gruppo è un fenomeno compatibile con l’ordinamento, sorge spontaneo chiedersi se la legge, più o meno implicitamente, identifichi una definizione generale che consenta di intercettare questo fatto della realtà economica ampiamente diffuso nella prassi, ai fini dell’assoggettamento a una specifica disciplina. A tal riguardo, è stato rilevato che, mentre da un punto di vista economico il gruppo societario ha conseguito pieno riconoscimento e autonomia, sotto il profilo giuridico costituisce una fattispecie il cui procedimento di sviluppo non può ritenersi ancora completo. Inoltre, la mancanza di “una regolamentazione completa, nonché di una definizione unica e omnicomprensiva della fattispecie” è un elemento comune nella maggior parte degli ordinamenti giuridici dei Paesi sviluppati 24 . In effetti, l’ordinamento italiano non offre una definizione giuridica di gruppo che possa avere una qualche valenza generale. Neanche gli artt. 2497 c.c. ss., che sono le norme che più si prestano ad avere una portata universale, si premurano di definire che cosa esso sia, sebbene ne disciplinino diversi aspetti. Infatti, presupposto per l’applicabilità di tale disciplina, contenuta nel Codice Civile, non è il fenomeno di gruppo in quanto tale, bensì l’esercizio della c.d. attività di direzione e coordinamento 25 , che comunque rappresenta l’elemento essenziale del gruppo stesso 26 . A tal fine 23 R. BRICCHETTI, L. PISTORELLI, La bancarotta e gli altri reati fallimentari, Milano, 2017, p. 86 24 A. DI MAJO, I gruppi di società: Responsabilità e profili concorsuali, Milano, 2012, pp. 4 – 5. L’Autore rileva anche che l’ordinamento tedesco è uno dei pochi ordinamenti europei ad aver attribuito una normativa organica e compiuta al tema dei gruppi e come tale debba rappresentare il modello di riferimento per il legislatore comunitario, in vista di una futura ed eventuale disciplina armonizzata a livello europeo. 25 A. D’ACCÒ, I gruppi di società, in AA. VV., Diritto commerciale, (a cura di) M. CIAN, v. III, Torino, 2017, p. 780 26 A. R. ADIUTORI, Insolvenza e responsabilità nel gruppo, Milano, 2013, p. 19

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Informazioni tesi

  Autore: Davide Sessa
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2018-19
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Legislazione di Impresa
  Relatore: Francesco D'Alessandro
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 181

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Parole chiave

gruppi societari
vantaggi compensativi
reati di bancarotta
operazioni infragruppo illecite
insolvenza
ccii
codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza
bancarotta infragruppo

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