Contributo alla carta archeologica di Antium
La carta archeologica, soprattutto nei centri a continuità di vita, è lo strumento migliore per una corretta comprensione dello sviluppo urbanistico. Lo studio delle evidenze archeologiche si affianca quindi a quello delle fonti bibliografiche.
Man mano che si procede a ritroso nel tempo, le notizie storiografiche sulla colonia di Antium si fanno sempre più frammentarie e risulta difficile una ricostruzione topografica dell’area. Lo scopo di questo lavoro è quello di riassumere le informazioni a disposizione, per analizzare i dati ed elaborare una proposta di carta archeologica per una zona specifica del comune di Anzio.
L’inquadramento storico percorre i secoli precedenti all’occupazione romana fino al IV secolo d.C., momento in cui la colonia venne abbandonata ed ebbe inizio il processo urbanistico e culturale che portò all’incastellamento di Nettuno. Si tratta di un periodo storico molto lungo e ricco di eventi importanti per l’evoluzione della regione pontina e del Lazio, ma del quale come già detto rimangono poche testimonianze.
Infine, l’opinione di molti studiosi riguardo all’appartenenza dell’attuale borgo di Nettuno alla colonia di Antium è che non vi siano abbastanza testimonianze che possano indurci a pensare che vi fosse un insediamento precedente a quello altomedievale. Il dibattito è ancora aperto. Come verrà mostrato all’interno di questo lavoro, sono arrivate ai nostri giorni (o conosciamo tramite testimonianze del XIX secolo) evidenze archeologiche che sembrerebbero dimostrare il contrario.
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Informazioni tesi
Autore: | Manuela Micheli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | UNINT - Università degli studi Internazionali di Roma |
Facoltà: | Lettere |
Corso: | Operatore per i beni culturali |
Relatore: | Docci Micheli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 114 |
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