Il guscio della libertà
Un controllo del non tempo, una fine coercizione legittimata dalla sopravvivenza e dall'ordine sociale. Qualcosa vive nell'uomo, a dispetto della sua volontà, possiamo chiamarli istinti, slanci intrinseci alla nostra natura, risiedono in quel lato primario della psiche che Freud chiama Es, il lato, ma ancor meglio la base sul quale si sovrappone il restante della nostra personalità, l'io cosciente, e il super io sul quale trasmigra una morale sociale che tende a condizionare l'io. Tema centrale delle pagine che si sommeranno resteranno appunto le voglie radicate nell' Es, il loro scontro con la realtà, con la società. La lotta tra piacere evocato in modo sconsiderato dai nostri recessi e il piano del vivere concreto in una società che garantendoci sopravvivenza e agi, matura con sè richieste limitanti dei nostri istinti e un ordine repressivo al quale omologarsi.
In quali modi vengono fermati i nostri impulsi, inibiti, vi è un contesto basilare dove l'uomo si "reprime" per usare un termine cardine di Freud?
Questa repressione ha effetti solo positivi o cova e fermenta una negativa minaccia? Questo principio del piacere sacrificato al principio della vita reale, compie una immolazione solo in nome della nostra sicura sopravvivenza, o l'uomo cade e viene inserito in sottili dinamiche, un sottile sistema sociale, dove tende a divenire braccio e non più mente? Marionetta, e non più mano che la veste?
E ancora, la farfalla con le ali rissose inchiodata alla teca del dovere, omologata alle richieste, al sentiero sociale già battuto, è solo un'egoista e necessaria volontà di provare piacere o nasconde in sè potenzialità sensibili sfruttabili per un uomo più ampio e magari migliore?
Un uomo quindi crivellato da richieste che continuamente lo rendono torero, domatore di se stesso, cercherà possibili vie per trascendere un sistema di controllo e limitazione per allentare le tensioni del dovere. Quali strade, quali porte? Dall'alba della coscienza il desiderio di evadere, la tentazione di trascendere se stessi è una delle richieste dell'anima; a quale porta busserà l'anima? L'arte, la religione, i carnevali, la danza, gli stupefacenti, l'alcol, sono serviti tutti da Brecce nel muro dice Aldous Huxley. Quale breccia, quale porta può mostrarci il miglior panorama, la miglior via di percorrenza per l'umanità intera? La mescalina, l'lsd, possono essere un veritiero aiuto e nel contempo un affinamento della mente e del cuore umano, - quindi non solo una gita di poche ore - come hanno ipotizzato il già citato Huxley e Hofmann colui che sintetizzò l'lsd?
Seguendo i passi di scrittori del secolo appena passato come O.Brown e Marcuse - il primo orientato più psicologicamente, il secondo più politicamente ma entrambi sulla stessa linea e con simile idea finale - osservatori della realtà attraverso le idee degli istinti di Freud, prenderemo in causa anche Schiller e il suo "Lettere sull'educazione estetica dell'uomo", cercheremo di rispondere o per lo meno di osservare dentro la domanda che tutti questi si passano.
Il principio del piacere e la sensibilità radicata nell'uomo possono venire a patti col principio della realtà, coesistere, ponendo fine al duello tra logica del dominio e desiderio di soddisfazione, facendo valere contro l'assolutezza della ragione l'anima dell'Eros senza sfociare in un caos sociale? Una sostanza come la mescalina può essere un guscio di libertà attraverso la quale avere ore di 'liberazione' dai pesi della nostra dolente specie? O il corpo dell'uomo deve restare un guscio di libertà di richieste carcerate, "e tracciare su un muro, con le sue dita ferite, le linee non ancora vissute dal suo corpo"1 come dice Rilke? Quasi tutti gli scrittori che accosteremo hanno espresso un termine in comune. Il termine 'gioco' come sinonimo, veicolo o tentativo di libertà e liberazione. In quali dinamiche e in quali contesti può vivere e regnare questo termine?
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Informazioni tesi
Autore: | Federico Montanari |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Giovanni Giorgini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 59 |
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