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Il colpo di Stato dei Quattrocento ad Atene. Metodi di attuazione e aspetti istituzionali

Nel 411 a.C. ad Atene, durante la guerra del Peloponneso, un gruppo di politici filo aristocratici guidati da Pisandro e Antifonte rovescia la democrazia e si impadronisce del potere, instaurando un regime oligarchico. Nella dinamica del colpo di Stato si possono individuare due piani d'azione, cronologicamente distinti: la prima fase, esposta da Tucidide nell'VIII libro della sua opera, è caratterizzata da un uso spregiudicato della violenza e dell'intimidazione degli avversari politici, che permette ai congiurati di annichilire l'opposizione democratica al colpo di Stato. La seconda fase, invece, illustrata principalmente da Aristotele nella sua "Athenaion politeia", è apparentemente pacifica e si configura come un mero avvicendamento costituzionale, ad un primo sguardo deciso di comune accordo dall'intero demos.
La tesi, dopo un primo capitolo di introduzione storica, descrive nel dettaglio i mezzi utilizzati dagli oligarchi per eliminare l'opposizione democratica e per conquistare il potere: la propaganda, il terrorismo e l'intimidazione degli avversari politici. L'ultima parte del lavoro è dedicata all'analisi delle modifiche istituzionali che caratterizzano il passaggio dal regime democratico a quello oligarchico.

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3 INTRODUZIONE “Non era cosa da poco privare della libertà circa cent’anni dopo la caduta dei tiranni il popolo di Atene, un popolo che non solo non era soggetto a nessuno, ma per più della metà di questo tempo era stato abituato ad esercitare il suo dominio su altri popoli” 1 . In questo modo Tucidide commenta l’azione di un gruppo di politici fortemente avversi al regime democratico, che, nel 411 a.C., nel pieno della guerra del Peloponneso, tramite un colpo di Stato rovescia il governo popolare ad Atene e conquista il controllo della polis. Gli oligarchi, tuttavia, rimangono al potere solo pochi mesi: le gravi sconfitte belliche – la più rilevante delle quali è sicuramente la perdita dell’isola Eubea, strategicamente fondamentale 2 – e la reazione dei soldati della flotta ateniese di stanza a Samo, rimasti fedeli alla democrazia, provocano la repentina caduta della boulé dei Quattrocento, emanazione degli oligarchi 3 . Nonostante la sua brevità, questo episodio condiziona la vita politica ateniese degli ultimi anni del V secolo. Con il 411 si apre infatti una fase di στάσις e di sanguinoso scontro fra le diverse fazioni che lacera l’unità civica, che si concluderà solamente nel 403, con la caduta della seconda oligarchia, quella dei Trenta, e con l’amnistia generale di Trasibulo 4 . Il periodo trattato da questo lavoro è quello compreso fra il fallimento della spedizione in Sicilia nel 413 e l’occupazione da parte dei Quattrocento della boulé nel 411, atto che segna l’instaurazione del regime oligarchico ad Atene. Non sono compresi nell’esposizione né il vero e proprio governo dei Quattrocento né, dopo la caduta di questi ultimi, quello dei Cinquemila, che costituisce una sorta di transizione moderata verso la democrazia 5 . Si è infatti privilegiata la trattazione dei mesi di preparazione del colpo di Stato per tentare di comprendere, seguendo le parole di Tucidide, come sia stato possibile che, dopo circa un secolo, l’apparentemente fiorente e saldo regime democratico sia all’improvviso stato abbattuto, senza peraltro eccessiva difficoltà da parte degli oligarchi. 1 Thuc. VIII, 68, 4. Traduzione di M. Cagnetta. 2 Dall’Eubea dipendeva l’afflusso di grano ad Atene. La sua perdita, inoltre, lasciava pericolosamente sguarnito il porto del Pireo (ivi, VIII, 96, 1-4). 3 Ivi, VIII, 97. 4 Cfr Xen. Hel. II, 4, 43. Trasibulo è, non a caso, uno dei principali protagonisti anche della prima restaurazione democratica, nel 410. 5 Il governo dei Cinquemila non costituisce, da questo punto di vista, una fase meno estrema dell’oligarchia, ma già un regime democratico, seppur più moderato, che precede la vera e propria restaurazione del 410. La vera e propria cesura deve dunque essere posta non fra Cinquemila e ritorno della democrazia, ma con la caduta dei Quattrocento nell’autunno del 411 (SAINTE CROIX G. E. M. DE, 1956, pp. 1-23; MARCACCINI C., 2013, p. 427).

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Parole chiave

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