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Accrescimento ipogeo ed epigeo di Arundo donax L. in ambienti marginali del Sud Italia

Il seguente lavoro tratta l'analisi di crescita del primo ciclo colturale di Arundo donax L. su suoli marginali, in particolar modo sul sito di Sant'Angelo dei Lombardi (AV) costituito da suolo in pendenza ed a rischio erosione e sul sito di Teverola (CE) costituito da un suolo compattato e destrutturato fisicamente a seguito del passaggio veicolare, essendo un'ex discarica.

La tesi è cosi articolata:
1. Una parte iniziale (capitolo "introduzione") in cui sono trattati: 1. i cambiamenti climatici e le emissioni dei gas serra; 2. il ruolo dell'Arundo donax (coltura erbacea poliennale) in tal senso; 3. le maggior politiche agro-energetiche nazionali ed europee; 4 la filiera agro-energetica 4. le tecnologie d'impiego che utilizzano l'A. Donax (e non solo).

2. La sezione materiali e metodi, che descrive l'andamento termo-pluviometrico e le caratteristiche pedologiche dei due siti.

3. La sezione risultati e discussioni, che mostra le produzione di biomassa ligno-cellulosica epigea (culmi e foglie) ed ipogea (rizomi), la traslocazione dei prodotti della fotosintesi e la risposta dell'Arundo donax in condizioni di stress.

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1 INTRODUZIONE Attualmente i cambiamenti climatici destano non poche preoccupazioni: le continue emissioni dei gas serra (GHG) da parte dell’uomo, contribuiscono all’aumento del Greenhouse Effect (Effetto Serra) che genera il cosiddetto “Global Warming” (Riscaldamento Globale), determinando l’aumento della temperatura di tutte le componenti del sistema climatico (aria, acqua e suolo) e generando cambiamenti climatici irreversibili che si riflettono su interi ecosistemi e sull’uomo stesso (IPCC, 2014). Dal rapporto dell’IPCC (2013), nel periodo 1880-2012, i dati combinati della temperatura superficiale media globale di terra e oceano, mostrano un riscaldamento pari a 0.85 °C che segue di pari passo l’incremento osservato delle emissioni dei gas antropogenici (GHG). Le concentrazioni atmosferiche dei gas serra, anidride carbonica (CO2), metano (CH4) e protossido di azoto (N2O), sono tutte aumentate dal 1750 e nel 2011 le concentrazioni di questi GHG erano rispettivamente di 391 ppm, 1803 ppb, e 324 ppb, e superavano i livelli pre-industriali di circa il 40%, 150%, e 20% (IPCC, 2013). Nel 2010, il totale di emissioni di CO2-eq è stato pari a 49 GtCO2-eq con una ripartizione di inquinamento che vede l’AFOLU (Agriculture, Forestry and Other Land Use), che considera emissioni di CO2 da incendi boschivi e decomposizione della sostanza organica, al secondo posto come emissioni dirette, pari al 24% delle emissioni totali (Figura 1). Figura 1: ripartizione in termini percentuali del peso dei vari settori riguardanti le emissioni dei Gas Serra, relativi all’anno 2010 (fonte: IPCC, 2014). L'aumento delle temperature ha determinato lo scioglimento dei ghiacciai, in particolare, dei ghiacciai perenni dell'Antartide e della Groenlandia. Secondo i dati forniti dall'IPCC 2007 che ammettono una probabilità di errore pari al 10%, tra il 1971 e il 2009 ogni anno si sarebbe verificata una riduzione dei ghiacciai di 226 miliardi di tonnellate (t). Tale valore medio sale a 275 miliardi se si considera solamente il periodo 1993-2009, rendendo 5

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Informazioni tesi

  Autore: Armando De Rosa
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Corso: Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali
  Relatore: Massimo Fagnano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 72

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