La letteratura per organo e orchestra tra Ottocento e Novecento
La presente tesi costituisce un lavoro d'indagine sulla letteratura per organo e orchestra sviluppatasi tra Ottocento e Novecento, un ambito del repertorio sinfonico e organistico poco praticato e ancor meno studiato, ma di notevole interesse musicale per l’eccezionale ricchezza dell’interazione tra i due vasti organici, “papa” e “imperatore” degli strumenti secondo Berlioz. Dopo un’approfondita contestualizzazione dei fattori che nel XIX secolo contribuirono ad avvicinare orchestra e organo, favorendo l'instaurarsi di una feconda alleanza tra i due mezzi sonori un tempo ritenuti concorrenti, il nucleo della dissertazione è costituito dall’analisi di alcune significative composizioni prodotte nell’arco cronologico considerato, in un excursus dal tardoromantico Rheinberger al novecentesco Poulenc. I Concerti e le Sinfonie qui esaminati compendiano i caratteri essenziali di un genere “ibrido” in cui lo strumento a canne è affidatario di un primario ruolo solistico, segno di una piena emancipazione come moderno mezzo concertistico, sancita peraltro dalla sua sempre più diffusa accoglienza negli auditorium, sede per cui la maggior parte di tali opere fu concepita. Assimilazione dell’organo a una vera e propria seconda orchestra e tono privo di valenze liturgiche definiscono il volto di una forma concertante che anche in Italia urge riscoprire. Riuscendo a conciliare la nobiltà di un linguaggio sinfonico con il virtuosismo organistico, dai primi decenni del XX secolo a oggi il genere ha conosciuto una vitalità crescente, testimoniata da una consistente messe di lavori spesso negletti e in questa sede riassunti in un apposito regesto conclusivo.
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Informazioni tesi
Autore: | Paolo Giacone |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Letteratura, Filologia e Linguistica italiana |
Relatore: | Ferruccio Tammaro |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 281 |
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