Il Preludio - genesi e sviluppo del preludio per tastiera, in particolare per clavicembalo, tra i secoli XVI e XVIII
L’obiettivo principale di questo mio lavoro è quello di presentare una breve storia di una forma musicale annoverata tra quelle che sono definite “forme libere”.
Già il termine, “forma libera”, spiega la grande varietà di stili, di linguaggi, di possibilità interpretative e di finalità artistiche che i preludi hanno assunto nell’arco della storia della musica e in particolare nel periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo, che è l’oggetto di questa analisi.
In questo spazio di tempo si può riscontrare una graduale evoluzione di questa forma che, da originaria libera improvvisazione, è diventata un brano autonomo, con una scrittura definita, non priva di imitazioni, virtuosismi e difficoltà tecniche.
Spesso il termine “preludio” è stato anche sinonimo di altre forme, quali la fantasia e la toccata; oppure si è diffuso come introduzione al “corale” nei paesi protestanti.
Gli autori citati sono quelli che, con le loro produzioni, hanno dato un contributo significativo allo sviluppo di questa forma nelle sue diverse accezioni, e i vari esempi musicali mostrano le caratteristiche tecniche, di linguaggio e di stile di ciascun compositore, sia in relazione al periodo che alla diversa collocazione geografica; altro elemento, quest’ultimo, di grande rilevanza, poiché non si può prescindere lo stile musicale dal contesto storico e culturale in cui le opere nascono e si diffondono.
I brani scelti, molti dei quali rientrano nel programma di esecuzione, evidenziano quindi la graduale trasformazione e anche la grande versatilità di questa forma musicale; tutto questo percorso, ovviamente, procede di pari passo con la naturale evoluzione del linguaggio musicale nel corso dei secoli.
Ciò che comunque rimane costante è quella caratteristica di libertà che rende il preludio diverso da altri generi, sia quando si presenta come brano autonomo, sia quando funge da introduzione ad altre opere; e questa caratteristica permane anche nei secoli successivi, nelle omonime composizioni pianistiche dal periodo romantico in poi.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Mariella Di Giovannantonio |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Conservatorio di Musica "L. D'Annunzio" - Pescara |
Facoltà: | Discipline Musicali |
Corso: | Clavicembalo |
Relatore: | Massimo Salcito |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 96 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il preludio nella Russia del ‘900. Analisi critico-comparativa dei preludi di Rachmaninov, Scriabin e Kapustin
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi