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La tana del Bianconiglio: Un viaggio attraverso il potere contemporaneo

In questo mio lavoro vengono analizzate le sfaccettature del potere attraverso un lungo viaggio in alcuni dei meccanismi di funzionamento della nostra società. Il tragitto si divide in 7 tappe, con la possibilità di perdersi ad ogni cambio di programma.
Inizialmente parlerò di Matrix, descrivendo il film e le principali similitudini con la realtà; parlerò inoltre di tutto il “ sistema Matrix” e di come in realtà non sia soltanto una pellicola cinematografica, ma anche un modo diverso di vedere tutto ciò che ci circonda, partendo da noi stessi per poi sfociare nella visione “dell’altro”.
È da questo spunto che deriva il titolo della tesi. Il bianconiglio, è un personaggio di “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carrol, è uno dei segni più vivi e inquietanti del film, dove Neo, il protagonista, viene messo di fronte a quello che potrebbe essere considerato un dilemma esistenziale e che subito si trasformerà in una paurosa avventura: continuare a vivere la solita vita cieca di sempre oppure “ scoprire quanto è profonda la tana del bianconiglio!”.
Nel secondo capitolo parlerò più specificamente del potere stesso. L’approfondimento inizia calandosi nella rete di informazione giornaliera, partendo dalla carta stampata per poi sfociare nel gigantesco impero mediatico della televisione. Durante questa seconda tappa saranno visibili i vari intrecci societari e la grande vastità di questa rete di potere che costantemente bombarda la nostra mente di dati e notizie, tutte rigorosamente a sua scelta.
Proseguendo il viaggio si arriva alla destinazione “Debito”, dove parlerò delle principali tematiche legate a questa parola, citando anche varie opinioni d’autore. Un concetto che non riguarda soltanto l’aspetto economico , ma anche e soprattutto quello sociale, dove le persone sono costrette a uno stile di vita prestabilito senza la possibilità reale di uscirne. Dopo aver descritto le “Catene del debito”, il viaggio si sposta sull’intricato tema delle privatizzazioni e sulle cause della recente crisi economica. Un argomento, quello delle privatizzazioni, che riguarda da vicino anche il concetto di Democrazia. Una democrazia decantata e venerata da sempre, ma che, come vedremo all’interno della “tana” presenta più di qualche problema.
La parte finale “Uomo e Natura” è la mia soluzione al “problema”. Nel capitolo si svolge un’analisi sulla figura dell’individuo al cospetto dello Stato. La soluzione a tutto questo intricato sistema non va ricercata negli altri, bensì in noi stessi. La riflessione si svolge sull’esperienza diretta di due personaggi nel discorso sulla concezione dell’individuo: Henry David Thoreau e Ralph Waldo Emerson.

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4 1. Matrix Tentare di spiegare la realtà accendendo la televisione può risultare impossibile, tenendo presente la scarsa qualità e soprattutto il fine commerciale di questo particolare mass media, ma in alcuni casi si riesce a intravedere un secondo fine, o una seconda linea di pensiero di ciò che viene trasmesso. Scene e immagini che trovano un riscontro nella propria esperienza di vita, aumentando notevolmente il numero di domande nella propria testa. Un perno essenziale in questa ristretta cerchia, è certamente rappresentato dalla pellicola “Matrix”. Il film, diretto nel 1999 dai Wachowski Brothers (Lana , Andy), è certamente uno dei maggiori colossal di questi ultimi 20 anni. Un cast di professionisti, una grande quantità di effetti speciali, ma soprattutto una serie di contenuti, che trasformano il film in una vera e propria metafora di “vita”, una rappresentazione cinematografica dell’ossessivo rapporto uomo/potere. Il protagonista Neo (Keanu Reeves) vive la sua vita assillato continuamente da interrogativi a cui non riesce a dare risposte soddisfacenti. Neo è il classico uomo “in carriera” del XXI secolo, con un lavoro redditizio e con l’ambizione di tentare la scalata verso il successo. La prima volta che lo vediamo, sta dormendo: la sua coscienza dorme, la sua essenza prigioniera dorme. Questa scena trova corrispondenza all’inizio del nostro processo di vita, dove il nostro corpo è perfettamente “sveglio”, ma lo stesso non lo si può dire della coscienza e della mente. Questo è il filo conduttore di tutta la pellicola, dove Morpheus e la sua “ banda ” rappresentano la completa opposizione al sistema Matrix, un sistema comandato dalle macchine e dagli addetti alla sicurezza, con il compito di nascondere la verità e di omologare tutta la popolazione verso un solo ed un unico stile di vita. Neo inizia la sua avventura come un normale essere umano, per poi svegliarsi e diventare il “Prescelto”, ovvero colui che si impegnerà per distruggere il sistema e riportare il popolo alla libertà di pensiero. Un popolo fino ad allora soggetto al controllo di Matrix, dove le persone assumono tutte il medesimo modo di vivere e di comportarsi. Un sistema che trova somiglianza con la nostra epoca, basta guardarsi intorno per notare le similitudini. Siamo identificati in tutto ciò che ci circonda, siamo identificati con la nostra collera, con il nostro orgoglio, con l'ingordigia e il bisogno di affermarci, di scalare la vetta, di diventare importanti, di essere apprezzati da tutti, ma soprattutto siamo meccanici, siamo macchine umane. Subiamo l'influenza esterna incapaci di vedere la realtà perché siamo addormentati. Siamo privi della capacità di “fare”, giriamo intorno alle cose, subendo accidentalmente la vita e così facendo ci rendiamo soggetti a gli stessi avvenimenti. Ci toccano un pulsante emotivo e saltiamo come il giocattolo fuori dalla scatola. Siamo pieni di preconcetti, di opinioni sbagliate a cominciare dall'idea che abbiamo di noi stessi, su cosa siamo, su ciò che siamo. Siamo molto di più di quello che crediamo di essere! Nella scena madre del film Neo incontra Morpheus per la prima volta, e il loro dialogo mostra la differenza tra chi non si è mai addormentato e colui che invece si è “stranamente” svegliato nella notte:

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