Il delirio schizofrenico tra sintomo e vissuto. Una prospettiva fenomenologica
Questo lavoro tratta il delirio schizofrenico prendendo in considerazione la prospettiva fenomenologica.
La prima parte pone uno sguardo sulla psichiatria fenomenologica, da un punto di vista storico e concettuale e in particolar modo sul metodo fenomenologico, che affonda le sue radici nella filosofia di Husserl.
Successivamente ci si è concentrati sulle interpretazioni del delirio, partendo dalle teorizzazioni di
Jaspers sulla comprensibilità-incomprensibilità del delirio, per poi soffermarsi sulla posizioni di Stanghellini sulla comprensione “in prima persona” e quelle di Kretschmer e Binswanger.
Si è osservato inoltre come nel tempo sia cambiato il modo di guardare alla schizofrenia e al delirio, concentrandosi su autori come Kraepelin, e la sua visione demantia praecox, Bleuler, autore che analizza diverse forme di schizofrenia, e Schneider. Infine si è preso in considerazione il DSM-IV- TR del 2000.
Dopo aver analizzato gli ulteriori modi di intendere la comprensione per Stanghellini, quella “in terza persona” e quella “in seconda persona”, si sono approfonditi i vissuti della persona attraverso il PDM.
Nell’ultima parte ci si è soffermati sulle condizioni che sono alla base del disturbo schizofrenico e che sono connesse con l’insorgere del delirio.
Abbiamo approfondito quindi le alterazioni del rapporto che l’io ha con il mondo, nei disturbi dell’io; la perdita della presenza a se stessi, del senso di ipseità; la destrutturazione della realtà, la perdita del senso comune e il manifestarsi del delirio, legato all’apofania.
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Informazioni tesi
Autore: | Simona Arcidiacono |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze e Tecniche Psicologiche della Personalità e delle Relazioni d'Aiuto |
Relatore: | Giorgio Falgares |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 71 |
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