Rapporti contrattuali tra imprese e abuso di dipendenza economica
L'oggetto della tesi riguarda l'evoluzione del diritto dei contratti, specie, nel diritto commerciale.
Il presente lavoro esordirà cercando di trarre una definizione sensata, ed un effettivo argomento di specificazione, dei contratti stipulati tra imprese rispetto al contratto formalmente inteso e che si è soliti studiare dai manuali di diritto civile.
In altri termini, verrà effettuato un tentativo di carpire differenze e punti di contatto tra le due categorie di contratti, anche in virtù delle novità legislative emerse, si pensi al contratto di rete di cui alla legge 33/2009, e a dibattiti dottrinali insorti, ad esempio, attorno ai contratti di impresa stipulati con una controparte pubblica.
Terminata la trattazione di carattere generale, il presente lavoro si soffermerà sulla disposizione di cui all’art. 9 l. 192/1998.
Nonostante, la norma sia in vigore da poco più che un decennio, non sono esigue le problematiche createsi attorno alla figura del divieto di abuso di dipendenza economica, influenzate sia dall’approccio di stampo tradizionalista con cui è sempre stata trattata, sia dagli orientamenti di stampo comunitario che hanno contribuito a delinearne la portata normativa.
Infatti, dopo una prima parte di carattere storico-introduttivo, dal secondo capitolo in poi,verranno snodate ed affrontate le singole problematiche che hanno caratterizzato, e forse ancora caratterizzeranno, la figura dell’abuso di dipendenza economica, scoprendo, al termine del lavoro, l’esistenza di un nesso tra le stesse e di un’unica chiave ermeneutica in grado di risolverle.
La prima questione, sia per rilevanza storica e che per la cospicuità della letteratura in merito, riguarda l’ambito di applicabilità della norma di cui all’art. 9 l. subf.
Seguirà, a tal proposito, una rassegna dottrinale e giurisprudenziale, a sostegno sia della tesi che la vede applicabile ai soli contratti di subfornitura, sia a quella opposta, per cui il divieto di abuso di dipendenza economica costituirebbe una clausola generale dell’ordinamento, applicabile, dunque, a qualsiasi contratto tra imprese, confacente al principio di buona fede e, soprattutto, in linea con l’ordinamento nella sua missione di conferire tutela al contraente debole.
Infatti, dopo una breve parentesi che vedrà protagonista un’indagine comparatistica, al fine di valutare la portata della medesima norma in altri ordinamenti giuridici, il lavoro si soffermerà su una tematica che può essere considerata in fieri, vale a dire sulla figura del «terzo contratto».
E’ proprio la nascita e l’affermazione del dibattito creatosi attorno a tale figura di produzione dottrinale a costituire conferma, come si vedrà, dell’ormai pacifica valenza generale dell’ambito di applicabilità del divieto di a.d.e., data l’esigenza del nostro ordinamento di prestare tutela al contraente debole.
Saranno, infatti, messe a confronto le discipline dei contratti con il consumatore e quelli stipulati tra imprese, ma non verrà tralasciata l’importanza ancora meramente didattica e non strumentale della nuova figura.
L’ultima questione, oggetto di dibattiti dottrinali e dispute legislative, concerne il rapporto tra l’abuso di dipendenza economica e l’abuso di posizione dominante, considerate, in principio, impermeabili tra loro, ma, in realtà, strettamente connesse da canoni di buona fede e principi fondamentali, seguendo, come si vedrà, l’orientamento comunitario, gli altri ordinamenti giuridici europei e ponendo, così, tutte le premesse per poter abbandonare qualsiasi dubbio in ordine all’ambito di applicazione dell’art. 9 l. 192/1998, inserito, ormai, in un sistema concorrenziale.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Rita Marsico |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Giuseppe Guizzi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 191 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Contratto di subfornitura ed equilibrio delle posizioni contrattuali
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi