L’Unione Europea e la mancata ratifica del trattato costituzionale
Con l’UE (Unione europea) si gettano le fondamenta dell’adesione dei Paesi dell’Europa centrale e orientale. Il 1° maggio 2004, l’Unione ha affrontato il più grande allargamento della sua storia: otto Paesi dell’Europa centrale e orientale (l’Estonia, la Lettonia, la Lituania, la Polonia, la Repubblica ceca, la Slovacchia, la Slovenia e l’Ungheria) hanno aderito all’UE assieme a Cipro e Malta. A breve, altri Stati entreranno a far parte dell’Unione europea; fra questi, la Bulgaria e la Romania, la cui adesione è prevista per l’inizio del 2007 (subordinata all’adempimento di una serie di rigorose condizioni che dovranno soddisfare in settori come la lotta alla corruzione, la repressione del crimine organizzato, il rispetto degli standard europei sulla sicurezza dei prodotti alimentari, l'indipendenza del sistema giudiziario e la trasparenza della gestione dei generosi aiuti economici comunitari), mentre le trattative per l’adesione della Croazia e della Turchia sono iniziate il 3 ottobre 2005. Per quanto riguarda invece l’Albania, la Bosnia Erzegovina, la Macedonia, la Serbia e il Montenegro, l’UE ha preso atto, nel giugno 2003, della loro volontà di adesione senza tuttavia stabilire ancora una data precisa per l’avvio delle negoziazioni. Solo dopo che tutti questi Stati abbiano attuato le rispettive riforme per quel che concerne la democrazia, l’economia di mercato e lo Stato di diritto, l’UE fisserà le scadenze per l’avvio delle trattative di adesione.
Va ricordato che l’adesione dei Paesi dell’Europa centrale ed orientale rappresenta una svolta per l’Unione europea, considerato che l’allargamento costituisce una garanzia di pace, sicurezza, stabilità e prosperità per l’insieme del continente europeo.
L’evoluzione incessante del processo di integrazione europea è culminata il 29 Ottobre 2004 nella firma da parte dei Capi di Stato e di governo dei 25 Stati membri e dei 3 paesi candidati del “Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa”, il quale costituisce il capitolo finale di un lungo processo di riforme. Tale trattato potrà entrare in vigore soltanto quando sarà ratificato da ciascuno dei paesi firmatari secondo le proprie procedure costituzionali, che possono prevedere due tipi di meccanismi (o addirittura entrambi): la via “parlamentare” e la via “referendaria”.
In occasione dei referendum che si sono svolti in Francia e nei Paesi Bassi, rispettivamente il 29 Maggio e il 1° Giugno 2005, la maggioranza degli elettori ha votato “NO” all’entrata in vigore della Costituzione, motivo per cui il Consiglio europeo del 16 e 17 Giugno 2005 ha ritenuto la scadenza precedentemente stabilita del Novembre 2006 non più perseguibile. Ciononostante gli Stati membri non hanno abbandonato il processo di ratifica.
Il presente lavoro, strutturato in due parti, si propone di esaminare il Trattato costituzionale e le conseguenze della sua mancata ratifica. Per evidenziare le specificità delle riforme istituzionali prospettate e cogliere le implicazioni generali che esse comportano, nella prima parte verrà ricostruito il processo che ha dato vita al Trattato. Dopo aver dedicato un breve cenno alla conferenza intergovernativa che ha elaborato il progetto, verrà preso in esame il contenuto del Trattato, mettendo in evidenza le principali novità introdotte e focalizzando l’attenzione sulle ragioni della necessità di una riforma istituzionale. La seconda parte sarà incentrata sulla mancata ratifica del testo; saranno qui posti in rilievo i motivi per cui è avvenuta la bocciatura referendaria in due paesi europeisti per eccellenza come la Francia e l’Olanda e i problemi causati dalla mancata entrata in vigore del Trattato costituzionale. Infine si illustreranno le possibili alternative alla crisi cui l’Europa è andata incontro: quella dell’Europa comunitaria attuale, caratterizzata da una rinuncia nei confronti di qualsiasi progetto di unificazione politica, e quella di un’Europa che invece incentri l’integrazione su tre aree (politica estera, di difesa ed economica), al fine di far sorgere un nuovo soggetto politico sulla scena internazionale.
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Informazioni tesi
Autore: | Giuseppe Stuppiello |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze della Difesa |
Relatore: | Thalita Vassalli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 81 |
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