Mercati: Luoghi commerciali e Forme di socializzazione
I mercati storici di Palermo costituiscono una patrimonio storico, culturale e sociale. Ma perché questo patrimonio venga mantenuto e protetto non serve (o non basta) che questi luoghi vengano restaurati (qualcuno dice“imbalsamati” ) come un monumento che rimanda ad un passato più o meno vicino. Proprio perché si tratta di mercati, è necessario che la rivitalizzazione coinvolga tutti i soggetti che compongono questo ambiente. Il mio lavoro si è posto l’obiettivo di studiare il modo in cui uno spazio viene vissuto e ha evidenziato che ciò dipende essenzialmente dalla sua articolazione e dai rapporti che con esso vengono instaurati dai diversi tipi di utenti.
Il corpus di studio è costituito dai mercati Ballarò, Vuccirìa, Capo e S.Agostino, luoghi del centro storico di Palermo. Le prime testimonianze della loro esistenza risalgono al periodo medievale e rinascimentale e la storia degli interventi urbanistici e delle relative reazioni del popolo in questi luoghi è caratterizzata da una sorta di “ostinazione” da parte dell’utenza che ha dimostrato una particolare resistenza nel cambiare le proprie abitudini di acquisto o in generale di utilizzazione dello spazio dei mercati. La confusione e la mancanza di strutture permanenti (presenti invece in altri mercati famosi come nella Boqueria di Barcellona) danno l’impressione di un mercato provvisorio e di istallazioni effimere. E ciò che stupisce è che non si tratta di uno“spettacolo” del momento ma vi sono elementi che permettono di parlare di una struttura permanente invisibile che viene ricreata ogni giorno sotto forma di una sorta di“scenografia”. Tutti quei saperi che chiamiamo “tradizione del mercato” sono alla base dei mestieri dei commercianti presenti in questo mercato. Sono le loro tecniche di esposizione, imbonimento e anche di negoziazione che permettono di rendere inconfondibili questi luoghi e di caratterizzarli come quello che in semiotica viene chiamato “Tema”.
Per analizzare questo corpus ho utilizzato gli strumenti della semiotica. Si tratta di una scienza legata alla linguistica che studia in particolare il fenomeno della significazione. Lo spazio in questo caso viene inteso come un testo che ha una struttura fatta di relazioni interne ma anche con l’esterno. Per poter individuare la struttura dello spazio del mercato ho adottato un metodo consistente nell’individuazione di categorie di opposizione per poi costruire dei modelli di fruizione del mercato e confrontarli con quelli di altri luoghi di consumo moderni (dal supermercato al museo, alla stazione ecc.), luoghi prima solo studiati e poi resi più funzionali proprio grazie all’utilizzo di concetti semiotici in fase di progettazione.
Le categorie di opposizione che ho utilizzato sono ovviamente categorie spaziali quali: alto/basso, interno/esterno, aperto/chiuso ecc. Tali categorie sono importanti perché attraverso di esse si articola il senso di questo luogo. Ciò ha permesso di individuare lo spazio del mercato e di distinguerlo dallo spazio del non-mercato. Il mercato mantiene comunque una struttura spaziale estremamente aperta che utilizza vari dispositivi nei quali sono installati rapporti caratterizzati da inviti a entrare in comunicazione. In poche parole è l’articolazione stessa dello spazio a rendersi facilmente fruibile e per certi versi attraente. Inoltre i singoli elementi (ad esempio i banconi e le tende) e tutti i soggetti che compongono l’ambiente (commercianti e clienti in primis) concorrono a creare questo effetto. Mi sono soffermata in particolare su alcuni esempi di “spazi ibridi” in cui sono presenti elementi del mercato tradizionale insieme a elementi di un moderno luogo di consumo.
In aggiunta ho verificato la prestanza di questi luoghi rispetto ai quattro tipi di fruitori del modello costruito da J.M.Floch in occasione della progettazione dell’ipermercato Mammut. Come (e meglio di) un moderno supermercato, l’ambiente del Ballarò, o quello del Capo è sbilanciato verso un tipo di utenza che ricerca la distrazione e il divertimento ma sorprendentemente è risultato anche adatto all’utilizzo di un pubblico che ricerca il risparmio e la praticità.
In conclusione ho mostrato il caso delle istallazioni artistiche che l’artista austriaco Uwe Jaentsch ha creato in piazza Garraffello, nella Vuccirìa, il mercato che versa nelle condizioni peggiori. La mostra e il museo sono stati descritti come un esperimento dimostrativo o come esempio pratico di rivitalizzazione di uno spazio storico. Utilizzando rifiuti e materiale povero Jaentsch ha creato un evento e riportato la comunità a rivivere e affollare le piazze e le strade del quartiere come una volta. È bastata l’iniziativa di un singolo creativo a far perdere per qualche giorno la desolazione di questi posti spettrali e abbandonati e dar vita a giochi e performance artistiche in modo del tutto spontaneo.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Alida Sabina D'Angelo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Comunicazione Internazionale |
Relatore: | Gianfranco Marrone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 124 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il turismo giovanile in Sicilia: la formula dell’ostello per potenziare l’offerta ai giovani Il caso Student’s Hostel San Saverio
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi