Il linguaggio di Silvio Berlusconi
Non si deve pensare al potere di controllo sul mezzo televisivo come unico segreto del successo e del forte consenso elettorale che in diciassette anni il Cavaliere è riuscito ad ottenere.
Egli ha infatti il merito di aver compiuto per primo delle importanti ed innovative scelte nel campo della comunicazione e del linguaggio politico, smarcandosi nettamente dalla pomposità linguistica di quel “politichese” formatosi negli anni precedenti alle inchieste di Tangentopoli, ed introducendo in primo luogo un linguaggio nuovo e composto di periodi chiari e brevi: un linguaggio comprensibile, "democratico", che avrebbe contraddistinto il proprio modello di comunicazione ed avrebbe segnato la storia della nascente “seconda repubblica”.
Ho ritenuto comunque oppurtuno nel primo capitolo, prima di analizzare le caratteristiche del linguaggio del Cavaliere, fornire gli strumenti necessari ad un esame della retorica, dei suoi usi e delle sue funzioni relativamente alla sfera politica ed al suo nesso con il potere pubblico.
Nel secondo capitolo vengono ampiamente trattati gli aspetti fondanti della retorica berlusconiana, ricorrendo ad un'analisi qualitativa e quantitativa dei suoi discorsi ufficiali. Vengono presentate e sottolineate le tecniche di costruzione e strutturazione del messaggio che il Cavaliere ha promosso dalla "discesa in campo" fino ad oggi.
L'ultima parta è dedicata integralmente a quei personaggi del panorama istituzionale italiano che, pur proveniendo da esperienze politico-ideologiche anche assai lontane da quelle promosse da Forza Italia prima e dal Pdl poi, in poco tempo sono giunti ad adottare totalmente il punto di vista di Berlusconi. Questo è un punto fondamentale per comprendere la carica persuasiva del ramificato sistema di potere messo in piedi dal Cavaliere.
In sostanza, si offre una visione della retorica adottata da Berlusconi come strumento, come segreto, come arma in più rispetto alle opposizioni di governo che si sono succedute dal '94 al 2011. Ne vengono infatti svelate le caratteristiche principali ed esposti i motivi che fanno del format comunicativo dell'ex premier, un fondamentale mezzo di consenso.
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Informazioni tesi
Autore: | Giacomo Manna |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Relazioni Internazionali |
Relatore: | Roberto Segatori |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 50 |
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