FACEBOOK - Le problematiche del social network
Una grande invenzione di quest'epoca informatizzata è quella dei salotti virtuali comunemente detti "SOCIAL NETWORK" tra questi il più diffuso è FACEBOOK del quale la tesi tratta dal punto di vista legale.
I vari ordinamenti giuridici applicano talune norme anche alle nuove forme di comunicazione, ma di fatto necessitano di un nuovo impianto normativo, che possa regolarle appieno e che comunque deve evolversi al ritmo frenetico cui si evolvono anche le tecnologie stesse. La difficoltà più evidente è quella di andare a regolamentare fattispecie diverse, che si susseguono tra l’altro con frequenze continue e mai ripetitive, per cui rimane sempre un qualche vuoto normativo e si ha il rischio di ritrovarsi di fronte ad una vastità di contratti atipici e non facilmente classificabili. Basti evidenziare il caso concreto di Facebook: non solo è stato molto difficile dare una definizione della tipologia del suo contratto giuridico, ma non avendo confini operativi, risulta ancora più complicato individuare la competenza giurisdizionale di riferimento.
Altresì, abbiamo avuto modo di evidenziare la facile violabilità dei diritti personali e la mancanza di una vera e propria tutela degli stessi, se non in casi estremi. L’impegno che le società operanti su Internet, in questo caso il fondatore e gli amministratori di Facebook, sembrano ricercare a tutela e protezione dell’individuo, sebbene possa sembrare un elemento di grande rispetto, in realtà è solo apparente. Dietro vi è solo business.
Inoltre è evidente, senza che però nessuno ne tenga conto, la mancanza di un ente super partes che svolga attività di vigilanza e controllo su tutto ciò che avviene on line. Probabilmente è difficile, se non impossibile, in un mondo così vasto e senza limiti, introdurre una figura del genere, ma di certo sarebbe necessaria la sua presenza, per segnare una svolta decisa ed univoca contro troppi fenomeni degenerativi e/o eccessi mediatici, per poter dare un freno a quello che, se da una parte può rappresentare e potrebbe essere definito “evoluzione”, dall’altra ci potrebbe portare ad uno “sbando culturale”.
Tutto quanto esposto in termini di limiti e problematiche legate alle nuove tecnologie, è di certo vero e molto rilevante, tuttavia, prima di bollare le stesse come decisamente nocive, bisognerebbe cercare di comprendere le ragioni e le caratteristiche che le rendono così attraenti agli occhi di tutti, in particolar modo dei giovani, per cercare di sfruttarle anche in altri ambiti, meno popolari, quali le scuole e gli uffici.
Le potenzialità comunque espresse dal fenomeno Facebook, sono numerose e principalmente dovute alla facilità di mantenere i contatti fra persone logisticamente lontane, permettendo a tutti noi di ridurre le distanze, di sentirci vicini e di condividere le quotidianità. Il mondo virtuale che si sostituisce alla realtà, allarga la visione della nostra vita e comunque in una realtà ormai sbilanciata e globalizzata diventa quasi una necessità ed un bisogno a tutti i livelli sociali senza distinzione culturale e di età anagrafica.
Probabilmente, ci troviamo di fronte ai primi passi di un cammino che ci porterà sempre più a vivere una “vita multimediale”, con implicazioni importanti in ogni tessuto della società, delle legislazioni che andranno gradualmente riviste e riaggiornate, e di un mondo economico che si dovrà adattare ad una nuova commercializzazione di servizi, altrettanto innovativi.
In questo lungo e moderno processo evolutivo, l’uomo, dovrà riuscire a sfruttare totalmente le nuove possibilità della società dell’informazione, e per farlo dovrà imparare a porsi di fronte alle tecnologie come “padrone” e non come “servo”.
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Informazioni tesi
Autore: | Anna Boeti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Messina |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia Bancaria, Finanziaria e Assicurativa |
Relatore: | Eugenio Conti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 80 |
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