Analisi della situazione turistica in Toscana all'inizio del XXI° Secolo
Analisi del mercato turistico in Toscana all'inizio del XXI° Secolo.
Spinta dalla sua grande importanza nella strategia di promozione turistica italiana, ed incentivata dal ruolo di primissimo piano che rivestiva in letteratura, la Toscana è stata, per un lungo periodo, una meta fortemente ambita da turisti italiani e stranieri.
Il solo fatto di poter vantare i luoghi simbolo del Rinascimento (di cui Firenze è fiore all’occhiello) era attrattore fortissimo per il target turistico “arte e cultura”.
Al contempo la costa tirrenica, alla strenua dei paesaggi dell’entroterra, suscitava un fascino irresistibile su famiglie del nord Europa (austriache, tedesche e svizzere su tutte) attirate dalle bellezze naturali combinate con l’accessibilità dei prezzi.
Sull’onda della congiuntura molto favorevole il numero di strutture ricettive (soprattutto a conduzione familiare) crebbe a dismisura. Per esempio: secondo dati Istat l’incremento delle “ case per vacanze” ammonterebbe al 7,2% annuo nel periodo 1995/2000.
Lo stesso accadde per il numero di tour operator: un forte numero di nuove realtà (generalmente molto piccole) si affacciò sul mercato, con l’intenzione di mangiare una piccola parte di quell’enorme torta che era il mercato incoming in Toscana.
Tuttavia questo idilliaco scenario dove tante piccole realtà si dividevano gli utili di una regione che si vendeva da sola fu bruscamente interrotto dall’avvento del XXI◦ secolo.
Dapprima l’entrata in vigore dell’Euro riposizionò l’Italia sotto l’aspetto di “ economicità dell’offerta” all’interno del panorama europeo (come abbondantemente descritto nel capitolo 3).
In secondo luogo l’espansione di internet ha contribuito a rendere nel tempo il turista sempre più informato, esperto ed indipendente nella scelta del viaggio: questo ha reso sempre meno necessario, e dunque meno sovente, il ricorso ad intermediari (leggi tour operator ed agenzie di viaggio).
Inoltre le stesse compagnie di viaggio hanno dovuto fare i conti prima con il taglio di proviggioni sull’emissione di biglietti aerei e poi con l’avvento di postazioni telematiche in grado di offrire pacchetti di viaggio a minor costo.
Infine la globalizzazione ha reso molte destinazioni overseas (fino a quel momento non contemplate nel panorama turistico mondiale) accessibili, economiche e valide dal punto di vista dell’offerta.
Questo è il caso di Malta e Cipro, che di recente sono stati annessi all’Unione Europea; ma anche di Algeria, Marocco e Tunisia, baluardi del Mediterraneo low cost, la cui offerta turistica è sensibilmente migliorata nell’ultimo decennio.
L’impatto di questa rivoluzione sul mercato turistico toscano è stata devastante: molti tour operator, costretti a competere con operatori online del calibro di Booking e Last Minutes hanno avuto ritorni decisamente minori.
Non è andato meglio alle strutture ricettive: schiacciate da un mercato sempre più globale, oggi giorno si battono affinchè il loro sito web si collochi meglio sui motori di ricerca e confidano in feedback positivi rilasciati dai propri clienti su Trip Advisor piuttosto che Booking.
Oggigiorno la Toscana non è più un prodotto turistico che si vende da solo: il brend value della regione è calato al punto da dover imporre una riflessione su quali possano essere i nuovi fattori di valore aggiunto del prodotto.
Come abbiamo già abbondantemente approfondito il prezzo non può essere considerato uno di questi fattori; anzi spesso esso rappresenta un deterrente.
L’unica via che appare percorribile per la valorizzazione del prodotto Toscana rimane la qualità dell’offerta; che deve essere curata in ogni minimo dettaglio.
Da un lato è necessario un rinnovamento dei sistemi di comunicazione e collegamento fra i luoghi di maggior interesse della regione: ne è un esempio il fatti che Firenze, Pisa e Siena non siano collegate con linee ferroviarie d’avanguardia.
Inoltre i promotori del turismo in Toscana devono collaborare affinchè l’offerta sia di qualità: questo tuttavia spesso non è accaduto in una realtà tanto frammentata, con conseguenza nefaste sui proventi. [...]
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Informazioni tesi
Autore: | Simone Baldi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze Statistiche |
Corso: | Statistica |
Relatore: | Attilio Gardini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 67 |
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