Il legame tra commodity e equity nei periodi di stress: un'analisi su rendimenti e volatilità
Negli anni più recenti si è assistito ad un deciso rally dei prezzi di molte commodity. Ciò ha inevitabilmente attirato l’interesse di molti operatori ed investitori; del resto, nel corso, dei decenni il segmento finanziario delle merci si è più volte denotato per l’alternarsi di periodi di forte partecipazione degli investitori e di repentini abbandoni. Negli ultimi anni, tuttavia, numerosi studi accademici hanno dimostrato che le commodity rappresentano strumenti finanziari scarsamente correlati con le azioni e le obbligazioni, oltre ad essere un valido strumento per la copertura dal rischio d’inflazione. In quanto tali, le commodity sono diventate un ottimo strumento di copertura dei rischi e di diversificazione del portafoglio a tal punto da essere reputate una nuova “asset class”.
L’obiettivo di questa tesi è quello di effettuare una indagine sulla correlazione degli indici delle commodity con il segmento equity alla luce del contesto di crisi economica. Secondo la teoria i due segmenti sono correlati negativamente, cioè nei periodi in cui si registrano le peggiori performance sulle azioni, i futures su materie prime fanno registrare un rendimento tendenzialmente positivo. Il riferimento alla crisi finanziaria degli ultimi due anni non è casuale. Diversi studi mettono in relazione rendimenti e volatilità al trend. Inoltre si è voluto verificare se l’emergere di volumi esaltanti, legati alla considerazione delle merci come asset di investimento di lungo periodo abbia modificato il legame negativo con gli investimenti tradizionali.
I risultati ci spingono a mettere in dubbio la teoria prevalente poiché i due settori sono risultati correlati positivamente in modo deciso nell’ultimo biennio....
La ricerca è proseguita prendendo in esame la possibile cointegrazione tra i segmentil commodity e le equity. La cointegrazione è la possibilità di due serie di muoversi congiuntamente e di avere lo stesso trend stocastico nel lungo termine.
Un’analisi ulteriore e finale della volatilità dei rendimenti ha considerato la ricerca della persistenza, che costituisce l’ingrediente fondamentale per la valutazione delle attività stesse o del rischio di un portafoglio. L’analisi è stata effettuata attraverso l’applicazione di uno tra i modelli parametrici più utilizzati negli ultimi anni: il modello generalizzato con eteroschedasticità condizionata di tipo auto regressivo (Garch 1,1), che prevede varianze condizionate variabili nel tempo...
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Informazioni tesi
Autore: | Valentina Quadrone |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi della Tuscia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Finanza |
Relatore: | Anna Maria D'Arcangelis |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 105 |
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