Forme dello sguardo e processi di visualizzazione nel cinema digitale
Questo lavoro vuole essere un ragionamento sui nuovi processi di visualizzazione digitale in relazione all’immagine cinematografica. Partendo dalla prima parte della tesi, quella più strettamente legata alle nuove tecniche per gli effetti digitali, si arriverà a riflettere sulla natura dell’immagine filmica nella sua ricchezza significante e spettacolare, per giungere infine all’ultimo blocco del lavoro, dove si analizzerà una serie di “sguardi” resi possibili dalla “nuova” tecnologia, si rifletterà sulla caratteristica “tattile” del digitale e si evidenzierà la funzione “testimoniale” dell’immagine cinematografica, peculiarità che il digitale sembra aver arricchito di ulteriori spunti, in virtù della “leggerezza” e della duttilità delle “nuove macchine”.
Nel primo capitolo verrà presentata una breve storia del cinema digitale che farà da contesto sociale e da sfondo ai nuovi effetti visivi digitali, quelli oggi più utilizzati, per concentrarsi più specificatamente sulla CGI, la computer grafica 3D, con la quale gli artisti possono ricreare in parte o per intero le digital set extension, le scenografie virtuali, nuovi mezzi, stunt anch’essi virtuali ecc…Vedremo come un elemento reale viene digitalizzato dai software di grafica 3D che lo modellano, lo illuminano con luci virtuali e lo rivestono con una tessitura, fino a stabilire il materiale di cui questo è fatto; sono le fasi dello shading, lighting e texturing, che precedono l’ultima, quella di rendering, il calcolo finale.
Il secondo capitolo del lavoro partirà dallo spunto che ci viene dato dalla CGI, ovvero la possibilità di inserire all’interno di uno “specifico analogico”, ma questo è solo uno tra gli esempi, immagini digitali, in questo caso “virtuali”. Cercando, in primis, di ancorare tutta la riflessione al cinema postmoderno, che “domina” il contesto culturale contemporaneo, chiariremo il concetto di virtuale, la sua relazione con il possibile e la specifica potenzialità che lo contraddistingue; andremo a vedere come il cinema si sia ritagliato il suo ruolo nell’era del virtuale, analizzeremo l’immagine filmica seguendo la riflessione di Paolo Bertetto, partendo quindi dal presupposto che l’immagine è un prodotto di una simulazione, un simulacro, la copia differenziale di una copia differenziale senza originale, con la convinzione che le nuove tecniche per gli effetti digitali rafforzino tale ragionamento collegandolo alla riflessione filosofica sul cinema. Rifletteremo, grazie all’apporto di alcuni tra i più importanti studiosi dell’immagine digitale, sullo statuto ontologico di quest’ultima in relazione a quello dell’immagine analogica e proveremo a capire se l’ormai famosa “rivoluzione” digitale abbia comportato una “rottura” con il passato, oppure, come pare confermare l’ipotesi di Lev Manovich, per fare un esempio, abbia riallacciato un legame con il cinema delle origini, un cinema “manuale” che si ripropone nell’ “arte della pittura” digitale, nelle sue possibilità manipolatorie e di “trattamento” di ogni singolo frame all’interno dell’immagine.
Nella parte finale della tesi, più precisamente nel terzo capitolo, si prenderà in considerazione tutta una gamma di “sguardi” che la tecnologia digitale ha reso possibile o sembra determinare per mezzo delle sue enormi potenzialità “generative”, come ad esempio la possibilità di creare “numericamente” uno sguardo virtuale che può prescindere dalla “realtà”. Strettamente connesso a questi “nuovi” processi di visualizzazione è il concetto di “tattilità” digitale che, anche grazie al confronto con l’architettura e il design tipico del videogame, viene qui preso in considerazione e analizzato come caratteristica dell’immagine cinematografica digitale; peculiarità, quella “aptico-tattile”, che si palesa nella sua “forza attrattiva” e nella seduzione a “toccare con gli occhi”.
Infine, nel quarto capitolo, si rifletterà sulla funzione “testimoniale” dell’immagine cinematografica digitale, caratterista che, grazie alla “leggerezza” delle nuove macchine da presa, sposta la riflessione dalla tecnica all’etica.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Matteo Zannoni |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Forme e tecniche dello spettacolo |
Corso: | Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale |
Relatore: | Mauro Di Donato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 177 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Surrogates, Daybreakers, Repo Men – Il corpo in sparizione nel cinema contemporaneo
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi