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La comunicazione aziendale: ''uno sguardo all'interno''

La comunicazione aziendale vista nei suoi aspetti interni ed esterni con riferimento ad un caso pratico aziendale.
L’obiettivo di questa tesi è stato quello di mettere in risalto la centralità che la comunicazione ha assunto negli ambiti economico-aziendali negli ultimi anni.
La centralità della comunicazione, come abbiamo visto, è attribuibile all’intercorrere di una pluralità di elementi che vanno dalla modifica dei processi produttivi, del modo di organizzare l’attività, di relazionarsi con i propri interlocutori fino all’innovazione degli strumenti impiegati per la comunicazione stessa.
Date queste trasformazioni in ambito commerciale anche l’impatto sociale e culturale ha un’estrema importanza: integrazione sociale, raccolta delle sollecitazioni provenienti dalla gente, dal territorio e dalle diverse comunità in tutte le diverse forme.
In questo modo si è avuta la possibilità di creare nuove forme di comunicazione che hanno e continuano a coinvolgere i singoli e le diverse organizzazioni, al punto che si possono trasformare anche le modalità d’incontro tra la domanda e l’offerta di beni e servizi: il modo di comunicare diventa la chiave di successo o d’insuccesso.
Le nuove tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni rappresentano un tassello fondamentale per l’aumento della produttività e della velocità dei processi economici, tale da trasformarsi in un vero motore per lo sviluppo economico e sociale. E’ stato accelerato il passaggio dalle attività incentrate sulle risorse materiali tipiche dell’era industriale, a quelle basate su risorse immateriali tipiche dell’era dei servizi, si può dire che è stato accelerato il mondo in generale, visto che le trasformazioni avvenute e quelle ancora in atto non hanno interessato solo gli ambienti economico-commerciali, ma hanno avuto un notevole impatto anche sulla vita materiale, sociale e culturale di tutti noi.
Per questi motivi è doveroso affermare, come già fatto in precedenza che “non si può non comunicare”.

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4 INTRODUZIONE Non si può non comunicare. Qualcuno ha autorevolmente sostenuto che anche il silenzio, la solitudine, il non accorgersi della presenza di un estraneo o il fingere di non vederlo sono forme di comunicazione. Ciò è forse corretto, ma non implica certo che il comunicare sia sempre egualmente importante; esistono circostanze nelle quali la rilevanza del comunicare aumenta sensibilmente. Questo avviene, tra l’altro, quando si è impegnati in contesti ad alto tasso di interazione, in iniziative di mercato a carattere strategico; in breve, quando è elevato il numero sia delle persone coinvolte, sia delle alternative da prendere in esame. Tale stato di cose potrebbe essere spiegato sostenendo che l’informazione cresce al crescere dell’incertezza e dunque sollecita una maggiore esigenze del comunicare. Il mondo delle organizzazioni è entrato in un processo di “liberalizzazione” che, da un lato, ne semplifica ed appiattisce le complesse strutture, dall’altro, lo rende assai più aperto e sensibile alla variabilità esterna. Entrambe le circostanze hanno l’effetto di ridurre notevolmente le barriere interne e di amplificare le reti di interazione. In altre parole, l’allentarsi dell’apparato istituzionale e burocratico aumenta la ricchezza dell’informazione e la complessità dei circuiti comunicazionali. Ogni periodo storico è caratterizzato dall’ affermarsi nelle imprese della prevalenza di una funzione aziendale e della sua impronta culturale, rispetto alle altre che complessivamente rappresentano il mix delle competenze necessarie per gestire un’impresa. Così in Italia fino alla metà degli anni Sessanta è la produzione a dominare la scena delle imprese, con un orientamento prevalente verso la razionalizzazione dei processi, l’incremento dell’efficienza e la gestione della manodopera attraverso schemi rigidi di qualifiche. Le logiche commerciali si affermano nelle imprese e diventano dominanti successivamente alla crisi economica che, proprio alla metà degli anni Sessanta, mostra che la crescita dei mercati di sbocco non si mantiene

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Informazioni tesi

  Autore: Iolanda Fiorenza
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Sociologia
  Relatore: Franco Bonazzi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 87

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