Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani: proposta alternativa al processo di incenerimento in Basilicata
La mia tesi intitolata “Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani: proposta alternativa al processo di incenerimento in Basilicata” ha l’obiettivo di dimostrare che la gestione integrata dei rifiuti solidi urbani è una valida alternativa al processo di incenerimento.
Ho eseguito pertanto un raffronto, sia in termini di tutela ambientale sia in termini economici, tra la gestione dei rifiuti applicata nella Provincia di Potenza (Basilicata), impostata sul conferimento dei rifiuti al termovalorizzatore di Melfi, ed un’ ipotesi progettuale basata sulla raccolta differenziata e sui trattamenti biologici meccanici, con un progressivo uso residuale della discarica.
Il problema dei rifiuti è una questione di grande attualità e di rilevanza nazionale: ogni giorno i servizi d’informazione trattano della cosiddetta “emergenza rifiuti”, anche se si dovrebbe parlare di ordinaria situazione di inefficienza del sistema di smaltimento.
In realtà, la situazione della “gestione dei rifiuti” risulta essere assai più complessa di quanto emerga dai media nazionali. E’ ancora più arduo scoprire le “falle” del sistema e ricercare le motivazioni di una tale inefficienza, poiché, nella stessa penisola, l’applicazione della normativa di settore è avvenuta in maniera differente e disomogenea.
La prima parte del lavoro pone l’attenzione sulla normativa comunitaria e nazionale che attualmente disciplina il settore dei rifiuti. In tal senso, sono state analizzate le principali direttive comunitarie per poi approfondire l’attuale disciplina di riferimento nel settore dei rifiuti in Italia: il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 meglio noto come “Testo unico Ambientale” , con le successive integrazioni e modifiche.
Inoltre si è posta particolare attenzione:
• alle regolamentazioni che riguardano gli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (CIP6 e Certificati Verdi), con le varie divergenze tra le Direttive comunitarie e le normative nazionali per la definizione di fonti rinnovabili ed assimilate;
• alla quantità di denaro pubblico destinata alle diverse forme di produzione di energia rinnovabile, evidenziando le percentuali dei soldi utilizzati per l’eolico, fotovoltaico ed incenerimento.
Il capitolo successivo mostra l’evoluzione della produzione dei rifiuti solidi urbani (RSU) in Italia ed in modo dettagliato nella Provincia di Potenza: si delineano le variazioni delle classi merceologiche dei rifiuti solidi urbani nel tempo, evidenziando l'aumento delle percentuali in peso di plastica e carta per i differenti stili di vita acquisiti negli ultimi anni.
Oggetto di studio del quarto capitolo è il processo di incenerimento con recupero energetico nell’impianto di San Nicola di Melfi.
Si esaminano pertanto:
• le procedure per la termodistruzione dei RSU nel forno a griglia,
• le concentrazioni delle sostanze presenti nei fumi di combustione,
• i limiti tecnici e normativi per la formazione di diossine e nano particelle,
• gli aspetti economici dell’impianto di Melfi, con i relativi costi realizzativi, costi di produzione di energia elettrica e gli introiti provenienti dal conferimento dei rifiuti e dalla produzione e vendita dell’energia attraverso l'incentivazione del GSE (Gestore dei Servizi Elettrici).
Nel quinto capitolo si propone un’ ipotesi di gestione integrata dei RSU che non utilizza processi termici ma si basa sull’integrazione di trattamenti biologici di frazioni degradabili con tecniche di separazione meccanica.
Inoltre si affrontano le potenzialità ed i limiti delle varie fasi di:
• riduzione alla fonte,
• raccolta differenziata
• riciclaggio.
Successivamente si elaborano i criteri progettuali dell’impianto di trattamento meccanico biologico in base alle valutazioni sulla produzione dei RSU riportate nel terzo capitolo, stimando i costi realizzativi e le quantità residuali da smaltire in discarica.
Nella parte finale si confrontano i dati osservati nelle due tipologie di gestione, con l’evidente conclusione dell’inefficienza del processo di incenerimento con recupero di energia. L’incenerimento, infatti, non è una tipologia di smaltimento, poiché non elimina tutta la massa entrante nel processo e ciò che rimane (circa il 30% in peso di ciò che entra) deve essere considerato rifiuto pericoloso per l’alta tossicità prodotta.
Infine è doveroso affermare che lo studio che segue non ha la presunzione di definire quali siano i meccanismi per una soluzione ottimale in termini assoluti, ma ha l’obiettivo di sottolineare l'esigenza di una gestione integrata dei rifiuti solidi urbani che escluda il processo di incenerimento nella Provincia di Potenza.
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Informazioni tesi
Autore: | Enrico Maria Di Giorgio |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria per l'ambiente e il territorio |
Relatore: | Enzo Scandurra |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 151 |
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