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Utopie e realtà dell'economia all'idrogeno tra teoria e applicazioni

Critica e approfondimento dinamiche economiche dell'economia all'idrogeno.
La panoramica fatta sul sistema energetico attuale, basato principalmente sull’energia scaturita dai combustibili fossili, ha evidenziato come esso sia pervaso da alcuni problemi strutturali:

1. Il legame troppo stretto con le risorse fossili, in particolare con il petrolio, se si considera il suo uso nel settore dei trasporti;
2. L’eccessive emissioni antropiche di gas serra e di agenti inquinanti capaci di modificare il clima terrestre e di diminuire il benessere delle popolazioni della terra;
3. Limitatezza delle risorse che sono alla base dell’attuale mix energetico. Questo fattore, unito al primo, rende vulnerabili i paesi consumatori dalle decisioni e dalle scelte dei paesi produttori, innescando delle tensioni geopolitiche difficilmente gestibili nel lungo periodo.

La necessità di rivedere le basi del sistema energetico è quindi pressante. Non vi è però scarsità energetica sul nostro pianeta e abbiamo avuto modo di evidenziare, nella prima parte della tesi, come vi siano molteplici alternative al petrolio.
Tuttavia, nessuna delle risorse analizzate permetterebbe, da sola, la sostituzione totale della risorsa petrolifera. Per questo tutte le risorse disponibili dovrebbero essere utilizzate nel mix energetico di un paese, cercando di bilanciare attentamente il contributo di ciascuna fonte.
Sempre più spesso il carbone e il nucleare vengono criticate da movimenti ambientalisti convinti che l’unica possibilità per il futuro sia l’utilizzo delle risorse rinnovabili. Chiaramente, la soluzione fornitaci da tali persone è condivisibile ma, sfortunatamente, non è attuabile, sia fisicamente sia economicamente.
Alcuni greenpeacers forse ignorano che per produrre idrogeno è necessario un quantitativo energetico superiore a quello che, successivamente, l’idrogeno stesso restituirà. Questa è una certezza fisica, data dalla prima legge della termodinamica che evidenzia come qualsiasi trasformazione generi una perdita dell’energia disponibile.
L’idrogeno, da solo, non costituisce una soluzione e la produzione di idrogeno ha senso solo se l’aumento di rendimento, dato dalle applicazioni finali, compensa la perdita netta avuta nel processo produttivo. Questo è possibile tecnicamente, ma la ricerca deve ancora svilupparsi.
Nel passaggio ad un’economia all’idrogeno, qualsiasi fonte energetica deve essere presa in considerazione (compreso il carbone e la tanto temuta energia nucleare) e non deve essere fatta alcuna discriminazione a riguardo.

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Introduzione Introduzione “Si, amici miei, credo davvero che un giorno l’acqua sarà impiegata come propellente e che l’idrogeno e l’ossigeno di cui essa è composta, impiegati singolarmente o assieme, forniranno un’inesauribile fonte di calore e luce, e di un’intensità assai maggiore di quella del carbone… sarà l’acqua il carbone del futuro”. Jules Verne, 1874 Con questa affermazione Jules Verne, in un suo libro del 1874, l’Isola Misteriosa, sembrerebbe voler predire il futuro di un mondo alimentato ad idrogeno. Immaginare un mondo alimentato da una fonte di energia pulita e, soprattutto, abbondante in natura, stimolò e stimola ancora la parte futurista ed ambientalista che c’è in ognuno di noi. L’idrogeno è l’elemento chimico più semplice e leggero esistente in natura: formato soltanto da un protone ed un elettrone, compone il 90% degli atomi del nostro universo. Se fosse davvero possibile trovare una fonte inesauribile di idrogeno probabilmente vedremmo risolti tutti i problemi derivati dal reperimento delle fonti di energia e avremmo sicuramente un mondo più pulito e vivibile di quello attuale. Purtroppo per noi, l’idrogeno nativo non è presente nell’ambiente circostante, questo a causa della sua elevata capacità di legarsi agli altri elementi. Non essendo una fonte di energia, l’idrogeno non può che essere considerato un vettore energetico che abbisogna di energia per essere prodotto. Prima di analizzare il “combustibile idrogeno”, da tanti definito “del futuro”, è necessario fare una panoramica sulle problematiche attuali del settore energetico. L’energia preoccupa le persone solamente quando è scarsa: tutti noi ricordiamo i gravi disagi che abbiamo subito, come fruitori di energia elettrica, durante la nota crisi della scorsa estate e dell’estate precedente. Il non poter usare l’energia elettrica per accendere una lampadina, per rinfrescare la nostra stanza, per far funzionare un dispositivo elettro-medicale, ci ha reso coscienti di quanto importante sia l’energia per 2

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