Stato e diritto nella reine Rechtslehre di Hans Kelsen

INTRODUZIONE. IL PROBLEMA DELLA DISSOLUZIONE DEL CONCETTO DI “SOSTANZA” APPLICATO ALLO STATO. Già negli anni che vanno dal 1870 al 1914 circa, in Germania e in generale grosso modo in tutti i paesi di lingua tedesca, si era ampiamente manifestata e sviluppata tra i cultori della scienza giuridica e della filosofia del diritto una tendenza di pensiero finalizzata a delimitare l’oggetto delle proprie indagini alla struttura logica e formale di questo stesso oggetto, il diritto appunto, depurandolo così da ogni elemento economico, psicologico e sociologico, che fino ad allora avevano svolto un ruolo fondamentale nel definire tale oggetto, ma anche da scopi etici e politici che mettevano il diritto al pari della politica, qualificandolo perciò come vera e propria ideologia. In particolare, a partire dagli anni Venti del Novecento entrano in crisi le grandi sintesi “classiche” che avevano dominato tutto l’Ottocento e che possiamo riassumere in maniera molto sintetica in questo modo: sviluppo impetuoso delle scienze naturali, che hanno apportato un tipo di visione metafisica e assoluta della realtà; l’affermazione e la forte diffusione in tutta la cultura del tempo (non solo filosofica) della filosofia della storia di Hegel, che annunciava una realizzazione immanente dei “valori” nello sviluppo della realtà fattuale, negando - in questo modo - la differenza tra il mondo dell’essere e quello del dover-essere; 2