Skip to content

Enrico Pessina e il codice Zanardelli

Enrico Pessina fu uno dei più grandi giuristi e politici italiani del XIX secolo. Nacque a Napoli nel 1828 e si distinse sin da piccolo per la sua spiccata intelligenza, tanto da essere portato a soli dodici anni a corte dalla Regina Isabella, madre di Ferdinando IV, per essere interrogato da studiosi e letterati, che restarono stupefatti di fronte a quel fanciullo che, tre anni dopo, pubblicò una perfetta traduzione dell’opera del Maret sul panteismo. Ma Enrico Pessina non brillò soltanto negli studi, si segnalò anche come uno degli artefici del nostro Risorgimento e soprattutto come autorevole esponente della Scuola Classica del diritto, inoltre, nel periodo in cui ricopriva la carica di Guardasigilli, compilò un proprio progetto che pose le basi del successivo Codice Penale “Zanardelli”.
In questo lavoro si proverà a ricordare Enrico Pessina in relazione al codice penale del 1889, attraverso un excursus storico mediante il quale analizzeremo il suo contributo all’unificazione istituzionale e legislativa italiana e soprattutto il suo pensiero giuridico, in quanto uno dei maggiori esponenti della Scuola Classica.
Il primo capitolo rappresenta una foto di quella che era la situazione italiana all’atto dell’unificazione, evidenziando l’eterogeneità dei codici in Italia, vigenti in ciascuno degli ex-Stati e la spinosa questione della pena di morte, concausa principale del ritardo di un codice penale unico per tutta l’Italia.
Nel secondo capitolo si introdurrà il tema della caduta della Destra storica e il conseguente avvento della Sinistra, forza motrice di una serie di eventi politici e normativi in cui spicca il ruolo di Enrico Pessina, da senatore del Regno e soprattutto da Ministro di Grazia e Giustizia.
Nel terzo e ultimo capitolo l’attenzione sarà rivolta al codice penale “Zanardelli”, dando visibilità al contesto storico-culturale in cui è stato emanato, contesto segnato dalla dicotomia tra la Scuola Classica e quella Positiva. Inoltre non mancheranno cenni biografici nei quali si esalterà il suo pensiero rispetto al Risorgimento e soprattutto riguardo al diritto, di cui analizzeremo la sua visione del carattere retributivo della pena.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
3    INTRODUZIONE “…Dal tavolo del suo lavoro… in quella sua biblioteca silenziosa, nella raccolta luce di una lampada velata, quel vecchio carico di anni e di storia, con una berretta di seta sul capo, agitato da un lieve tremito e dalla passione infaticabile… mi parve un venerando sacerdote d’un mistico rito, celebrante i supremi colloqui…” (Giovanni Porzio in visita da Pessina nel 1915)     Enrico Pessina fu uno dei più grandi giuristi e politici italiani del XIX secolo. Nacque a Napoli nel 1828 e si distinse sin da piccolo per la sua spiccata intelligenza, tanto da essere portato a soli dodici anni a corte dalla Regina Isabella, madre di Ferdinando IV, per essere interrogato da studiosi e letterati, che restarono stupefatti di fronte a quel fanciullo che, tre anni dopo, pubblicò una perfetta traduzione dell’opera del Maret sul panteismo. Ma Enrico Pessina non brillò soltanto negli studi, si segnalò anche come uno degli artefici del nostro Risorgimento e soprattutto come autorevole esponente della Scuola Classica del diritto, inoltre, nel periodo in cui ricopriva la carica di Guardasigilli, compilò un proprio progetto che pose le basi del successivo Codice Penale “Zanardelli”. In questo lavoro si proverà a ricordare Enrico Pessina in relazione al codice penale del 1889, attraverso un excursus storico mediante il quale analizzeremo il suo contributo all’unificazione istituzionale e legislativa italiana e soprattutto il suo pensiero giuridico, in quanto uno dei maggiori esponenti della Scuola Classica. Il primo capitolo rappresenta una foto di quella che era la situazione italiana all’atto dell’unificazione, evidenziando l’eterogeneità dei codici in Italia, vigenti

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

carrara
enrico pessina
pena
pessina
scuola classica
scuola positiva

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi