Il conflitto comunicativo. Il litigio in tv
Il presente lavoro nasce dall’ interesse per la “psicologia della comunicazione” ed in particolare per quell’approccio teorico-metodologico denominato Analisi della Conversazione, che, offrendo un modello sistematico di raccolta, trascrizione e analisi dei dati conversazionali, permette di osservare e studiare i fenomeni di parlato nelle situazioni più disparate dei contesti naturali.
Il titolo di questa tesi è “IL CONFLITTO COMUNICATIVO. Il litigio in televisione”; dunque il contesto preso in considerazione per effettuare la ricerca è stato quello televisivo e l’interrogativo che ha portato allo sviluppo dei concetti e alla formulazione di ipotesi è stato il seguente:
“ i conflitti mediatici sono finalizzati
a chiarire il proprio punto di vista e le proprie motivazioni,
a dar dimostrazione delle proprie conoscenze
o a screditare quelle altrui?”
Attraverso l’ analisi di dieci litigi televisivi, ho voluto constatare la predominanza dell’ una o dell’ altra tendenza.
In principio, ho provveduto alla registrazione di diversi programmi televisivi, per poi passare ad una selezione degli stessi, scegliendo tra essi quelli che trattavano argomenti importanti dal punto di vista contenutistico e che mostravano prevalentemente reazioni spontanee dei protagonisti, escludendo alcune specifiche tipologie di trasmissione che, esplicitamente o meno, presupponessero un “copione” o una “sceneggiatura”.
L’ analisi finale, dunque, è stata condotta su un corpus composto da dieci puntate di alcuni noti talk-show televisivi, registrate su DVD e trascritte in formato elettronico da tastiera.
In particolare mi riferisco a:
“Matrix”, condotto da Enrico Mentana, Canale 5, seconda serata (00: 01:40);
“Porta a Porta”, condotto da Bruno Vespa, Rai Uno, seconda serata (00:02:10 / 00:00:41 / 00:01:59);
“Ballarò”, condotto da Giovanni Floris, Rai Tre, prima serata;
“Mi manda rai tre”, condotto da Andrea Vianello, Rai Tre, prima serata (00:02:75 / 00:03:04);
“Maurizio Costanzo Show” , condotto da Maurizio Costanzo, Canale 5, seconda serata (00:05:04);
“L’ arena” (“Domenica in”), condotto da Massimo Giletti, Rai Uno, nella fascia pomeridiana (00:01:01 / 00:04:04).
Le trascrizioni sono state eseguite utilizzando il sistema jeffersoniano.
Il litigio è un fenomeno comunicativo assai frequente nella vita quotidiana. Ma anche diversi programmi televisivi, oggi, offrono spesso l’occasione assistere a vere e proprie dispute mediatiche, in cui gli elementi dell’enfasi e della spettacolarizzazione del conflitto sembrano aggiungere ulteriore “colore” a questo tipo di evento conversazionale.
L’interesse per il tema del conflitto comunicativo e per quella sua particolare declinazione rappresentata dai litigi televisivi si è concretizzato, in questo lavoro di tesi, da un lato in una ricognizione bibliografica sugli argomenti e dall’altro in un’analisi empirica condotta su dati conversazionali.
Tale interesse per i conflitti dialogici è motivato sia da una curiosità teorica, sia da un’attenzione per la dimensione formativa: penso, infatti, che la conoscenza e la consapevolezza delle dinamiche conflittuali possano aiutare a prevenire o, quantomeno, a gestire al meglio l’insorgenza dei problemi conversazionali.
Ritenendo, inoltre, fondamentale educare alla gestione dei conflitti sin dalla tenera età, ho elaborato ed inserito in appendice un progetto didattico destinato agli alunni della scuola primaria.
Gran parte dei cartoons specificamente a loro rivolti, si imperniano su una esasperata competizione e mostrano la violenza come unico modo di risolvere i conflitti. Il messaggio che può arrivare è l’ affermazione implicita che chi ha più forza e vince è nel giusto ed è il migliore. Purtroppo l’ immediatezza delle immagini coinvolge molto emotivamente i bambini il cui comportamento potrebbe essere di conseguenza influenzato.
Sta all’ educatore (genitore, insegnante…) intervenire stimolando una più ampia visione del conflitto nei bambini, in modo che imparino a gestirli in modi alternativi alla violenza.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Viviana Giannico |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Macerata |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze della Formazione Primaria |
Relatore: | Ilaria Riccioni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 146 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Telestreet: Il vero elisir della libertà di comunicazione?
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi