La Rete Divina: la comunicazione cattolica in Internet
In questo lavoro ho voluto analizzare il rapporto che si è venuto a creare tra l’istituzione Chiesa, autoritaria e regolata da norme severe, ed il mondo di Internet, senza alcuna regola, ne un’autorità che supervisiona il suo andamento.
Se si pensa alla religione come a una forma di comunicazione tra il divino e l’umano e si considera il fatto che il mondo della comunicazione è in continua evoluzione, è facile comprendere da parte della Chiesa, la volontà di stare a passo con i tempi.
Del resto la celebre frase “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura” (Marco 16,15), pronunciata dal capostipite e modello dei comunicatori della Buona Novella, Gesù di Nazareth, è la conferma di come l’esigenza di comunicare abbia sempre fatto parte integrante della storia della Chiesa cattolica.
La diffusione della fede e dei principi sulla quale è fondata (amore, carità, perdono, pace, fratellanza, ecc.) è stata, fin dalla sua origine, la missione principale di tale istituzione, che si è sempre mostrata interessata ai problemi della comunicazione.
Numerosi sono i documenti che testimoniano questo interesse, e notevole la mole di atti che dimostra la consapevolezza e la volontà di un cambiamento anche per quanto riguarda l’uso degli strumenti di comunicazione. Per secoli l’attenzione della Chiesa è stata posta più sui contenuti della comunicazione che sulle dinamiche che ne regolavano la trasmissione.
In un’ottica strettamente teologica la questione fondamentale, come in ogni epoca, è quella dell’evangelizzazione da affrontare con le conseguenze della modernità e con la “svolta postmoderna”. In un’ottica sociologica, il nocciolo è in ultima analisi costituito da come la Chiesa si rapporta al mutamento sociale. Per esistere in una società, il cattolicesimo deve definire la sua collocazione, evidenziando la propria specificità rispetto alle altre istituzioni e agli altri sistemi di pensiero esistenti; in questo modo dichiara la propria identità. Il mutamento sociale trasforma le istituzioni e la cultura costringendo a modificare le strutture e i sistemi affinché non diventino anacronistici e privi di senso.
Lo sviluppo tecnologico ha guidato la società moderna verso esigenze comunicative a cui neanche la Chiesa ha potuto sottrarsi. Comunicare, per la Chiesa cattolica, significa oggi diffondere agli uomini la Buona Novella, il messaggio di Dio, parlando la loro lingua, prendendo atto delle loro attese e domande che cambiano col mutare dei tempi. Il tutto dotandosi dei mezzi che essi stessi utilizzano per dialogare.
Questo lavoro intende sviluppare un’analisi delle problematiche relative allo sviluppo della comunicazione della Chiesa, e del rapporto tra questa secolare istituzione e i mass media.
La scelta di prendere come punto di riferimento la religione cattolica è stata dettata dal fatto che Papa Giovanni Paolo II, definito il “Papa mediatico”, ha esortato la comunità cattolica a prendere parte a questa nuova forma di dialogo spirituale on line, in quanto Internet ridefinisce in modo radicale il rapporto psicologico di una persona con lo spazio e il tempo. La Rete è caratterizzata dalla mancanza di confini geografici e di barriere spazio-temporali, dalla mancanza della fisicità delle persone, dall’assenza di un’autorità centrale che riesca a regolare l’accesso o la vita all’interno del cyberspazio.
Lo scopo primario della ricerca è quello di vedere in che modo la Chiesa comunica oggi, che tipo di strumenti ha a disposizione, quali sono le loro caratteristiche, che tipo di comunicazione viene proposta attraverso il loro uso, a chi questa è rivolta.
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Informazioni tesi
Autore: | Raffaella Saponaro |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Lecce |
Facoltà: | Scienze sociali, politiche e del territorio |
Corso: | Sociologia |
Relatore: | Maria Emanuela Ccorlianò |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 103 |
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