"Versos de carne y sombra": poesía femenina española 1970-2000
"Pase la luna y escriba"
De la posibilidad de una poesía de género
"No se nace mujer, llega una a serlo."
Simone de Beauvoire
Hablar de poesía escrita por mujeres nos lleva indefectiblemente a plantearnos el problema de si se puede asumir como punto de partida la idea de una diferencia femenina, y de una consecuente especificidad de la escritura de mujeres. Sin duda alguna, los horizontes de percepción y experiencia femeniles son distintos de los masculinos, resultado ésto de una peculiar anatomía y de las condiciones vivenciales colectivas en el seno de una sociedad dominada por estructuras patriarcales. La medida en la que esto confluye en una estética propiamente femenina será el objeto primario de tal estudio, orientado por supuesto hacia una consideración del valor estético, a menudo innovador, de las obras recogidas, pero sobre todo interesado a la ideología que tales obras envuelven y al modo en el que determinadas marcas textuales se relacionan a los significados de feminidad. Entre los dos posibles recorridos del discurso tradicional, el que ve a la figura femenina como objeto de representación y el que analiza, en cambio, a la mujer como sujeto de escritura literaria, intentaremos trazar un camino alternativo que mire a como la mujer percibe y escribe a sí misma, poniéndose al mismo tiempo como sujeto artífice y como objeto de la mirada y establecendo así la que Cutrufelli define 'la autonomía de la visión'.
La sexualidad del texto es sin duda una dimensión irreducible del proceso creativo, gobernado siempre por una persona real, de carne y hueso, y dirigido por una mano que es necesariamente de mujer o de hombre. El cuerpo, sea él olvidado, disfrazado o, al revés, reivindicado e incluso exhibido, está presente y aflora a través de la palabra, con sus peculiaridades históricas, sociales, culturales, además de biológicas. Es más, el vínculo entre vida y literatura es para las mujeres mucho más estrecho, complejo y problemático que para los hombres:
"La primera característica de esta poesía es que las fronteras entre el yo lírico y la biografía de sus autoras se tornan borrosas. Ningún episodio, real o imaginario […] resiste a ser nombrado. […] El poema es la transcripción de una mirada."
De hecho, la autobiografía, la recuperación de la memoria, el empleo insistente de la primera persona son terreno privilegiado para la escritura de mujeres, realizaciones múltiples de una misma intencionalidad que gira alrededor de sí mismas y de su propia subjetividad.
Es éste un propósito cultural que no exige la recomposición y la fidelidad a un modelo previo, sino la consideración de sus propia laceraciones, de un malestar primeramente social que se transforma en sufrimiento existencial: quizá sea ésta una de las razones del experimentalismo de contenidos y forma y de la extremada variedad de posturas frente a los conceptos de literatura, género, lengua y estilo que caracterizan la poesía femenina actual. Por otra parte, hay que tener en cuenta que, aún hoy en día, el acto de escribir supone para las mujeres una auténtica ruptura con los tabúes sociales; la radicalización de un gesto como éste convierte la página misma en un terreno de experimentación y de elaboración cultural, un espacio de libre creación artística. Precisamente en la diferencia debe constatarse el rasgo peculiar de la literatura femenina, puesto que a partir de su exclusión del discurso del poder han surgido y siguen surgiendo nuevas posibilidades creativas. Con todo, cabe añadir que si las poetas no se someten a la tradición, esto pasa también porque carecen de ella.
Los aspectos socioculturales y antropológicos de su propia existencia evocan en las mujeres una conciencia de su marginalización que está lejos de crear una nueva definición de feminidad como algo diametralmente opuesto al patriarcado. Asumir una postura antagonista sería un acto limitado y subordenado precisamente a aquello contra el que se reacciona, así como insistir en un enfrentamiento de posiciones sólo sería funcional al mantenimiento de las dicotomías promovidas por el sistema dominante. En la literatura femenina contemporánea, en cambio, la estructura dual que opone lo femenino a lo masculino queda quebrada por un discurso que hunde y supera toda categoría.
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Informazioni tesi
Autore: | Giuseppina Palumbo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e Letterature Straniere |
Relatore: | Paride Impiombato-andreani |
Lingua: | Spagnolo |
Num. pagine: | 133 |
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