Sviluppo di un sistema per verifiche funzionali di incubatrici neonatali

Sommario SOMMARIO Durante la vita endouterina, il feto è stato abituato alla temperatura materna, di circa 37° C. All'improvviso, al momento della nascita, il neonato deve affrontare la temperatura ambientale, notevolmente più bassa; deve perciò abituarsi a produrre calore per opporsi alle perdite di temperatura che la sua nuova condizione gli comporta: per non raffreddarsi deve imparare a termoregolarsi. Questo meccanismo gli costa fatica e gli causa un certo dispendio energetico. Mentre generalmente i neonati normali sono in grado di regolarizzare la loro temperatura corporea producendo una quantità di calore tale da compensare le perdite, i neonati prematuri o con particolari problemi presentano un sistema di termoregolazione non ancora del tutto sviluppato e quindi non sono in grado di svolgere adeguatamente tale funzione andando incontro ad ipotermia e anche alla morte. L'incubatrice neonatale è un dispositivo atto a proteggere i neonati ad alto rischio dalla modifica dei fattori che contribuiscono alla perdita di calore per conduzione, convezione, irraggiamento ed evaporazione, creando opportune condizioni ambientali, adattabili alle singole esigenze. All'interno dell’incubatrice viene impostata una temperatura precisa, che è quella alla quale il neonato presenta minor spesa di energie per mantenere costante la sua temperatura corporea. Tale temperatura specifica viene definita come temperatura neutra ambientale. Tra i compiti dell’ingegneria clinica, le verifiche funzionali hanno il fine di valutare l’efficienza delle apparecchiature e dei dispositivi medici: il lavoro di questa mia 5