'' The European Rescue of the Nation State '' : problemi teorici e pratici nella traduzione di un saggio di storia politico-ecnomica

1 INTRODUZIONE “Diceva uno dei padri fondatori, Robert Shuman, che il volto futuro dell’Europa non sarebbe stato tanto il frutto dei suoi svariati progetti quanto piuttosto la risultante delle sue molte e inevitabili crisi. Non c’e dubbio che la crisi aperta ieri dal voto francese che boccia il trattato costituzionale europeo sia una delle più gravi, se non la più grave, nei quasi cinquant’anni di vita dell’Unione Europea” 1 . L’incipit di questo articolo attira subito la mia attenzione mentre sfoglio le pagine del quotidiano; a dire il vero già uno sguardo veloce ai titoli mi aveva incuriosito, tra questi proprio “Unione anno zero”. Da qualche mese a questa parte -siamo nel maggio del 2005- il mio interesse viene sollecitato più del solito da telegiornali, giornali radio e quotidiani ogni qualvolta si parli di Europa. Questo atteggiamento verso l’attualità dovrebbe essere la norma per tutti, e ciononostante mi sento chiamata in causa in prima persona. Ho scelto di mia spontanea volontà e mossa da un profondo interesse personale l’argomento della mia tesi di laurea. Non c’è dubbio che si tratti di un passo importante e fondamentale nel percorso accademico di ogni studente universitario ed in generale della vita di chiunque abbia deciso di intraprendere e portare a conclusione un ciclo di studi secondari superiori. E proprio a metà del mio lavoro, durante la fase di ricerca, raccolta dati e studio, mi trovo di fronte ad un fatto di cronaca di notevole portata. Per questo decido di andare a documentarmi su come, sia la stampa nazionale che estera, sta affrontando il fatto dell’anno, vale a dire la ratifica del Trattato costituzionale europeo da parte delle nazioni i cui governi lo avevano sottoscritto nell’ottobre 2004, al Campidoglio, a Roma, con una solenne cerimonia trasmessa in mondovisione, che sembrava dover aprire nuovi orizzonti di politiche comuni per i paesi membri dell’Unione, in particolare dopo l’allargamento a 25. Nove paesi tra cui 1 A.Bonanni, Unione anno zero, “La Repubblica”, 30 Maggio 2005