Skip to content

Heidegger e la Critica della ragion pura di Kant

Nel Kant e il problema della metafisica, Heidegger scrive: «Un’interpretazione, la quale si limiti a ripetere ciò che Kant ha detto testualmente è destinata in partenza a fallire il suo scopo, almeno finché il compito di una vera interpretazione resti quello di rendere visibile proprio ciò che nella fondazione kantiana traspare al di là delle formule». Già in Essere e tempo Kant era descritto dal nostro autore come il primo e l’unico pensatore ad aver connesso l’interpretazione dell’essere al fenomeno del tempo e ad essersi incamminato, anche se solo per un breve tratto, sulla via della ricerca della dimensione della temporalità. Ma, per Heidegger, tale analisi del tempo «rimane orientata nel senso della comprensione del tempo ordinaria e tradizionale, il che impedisce a Kant di elaborare il fenomeno della “determinazione trascendentale del tempo” nella struttura e nella funzione proprie di esso» . Infatti, secondo Heidegger, due cose impedirono a Kant di giungere alla vera struttura e funzione della temporalità: «in primo luogo la dimenticanza del problema dell’essere in generale, e in secondo luogo la conseguente mancanza di un’ontologia tematica dell’Esserci» . Nella filosofia kantiana manca dunque, per Heidegger, un’adeguata analitica del soggetto che possa sostenere e legittimare la sua stessa determinazione temporale ed un’altrettanto adeguata idea dell’essere inteso come qualcosa di coglibile soltanto attraverso la comprensione che di esso ne ha il “soggetto”. Così, per Heidegger, fu proprio la mancanza di una tale determinazione dell’essere, del soggetto, e della loro relazione, a costringere Kant ad indietreggiare dinnanzi alla sua scoperta della determinazione della temporalità, ad arrestarsi a metà del suo percorso di ricerca. L’interpretazione heideggeriana di Kant, dunque, non è ispirata dal principio dell’aderenza al testo, bensì da un’idea anticipatrice, quella di dar voce al non detto di Kant, di portare a compimento la grande intuizione kantiana rimasta inespressa. Heidegger mette quindi in luce come l’autore della Critica della ragion pura sia stato il primo pensatore dell’epoca moderna ad elaborare non solo il concetto di un soggetto capace di “pre-determinare” l’oggetto, ma anche l’idea di un oggetto che trae la sua essenza dalla comprensione che di esso ha il soggetto. In una così stretta dipendenza tra soggetto e oggetto Heidegger non può non intravedere il preannunciarsi dello stretto rapporto che nella sua stessa speculazione filosofica intercorre tra essere ed esserci. Così le pagine della Critica della ragion pura sono interpretate nel Kantbuch non come le pagine di un trattato della conoscenza, ma come un esempio di fondazione di una metafisica dell’esserci. Così il confronto heideggeriano con la Critica si articola dunque su due fronti ben distinte che prevedono sia un’interpretazione negativa volta ad evidenziare un dissenso, una netta presa di distanza dalla posizione kantiana, presente ne I problemi fondamentali della fenomenologia e nella Tesi di Kant sull’essere, sia un’interpretazione assolutamente positiva volta ad un guadagno, volta cioè ad ottenere dal “non ancora detto” di Kant una conferma storica di Essere e Tempo, illustrata nel Kantbuch e ne La questione della cosa. La filosofia kantiana contiene in nuce insomma il problema capitale di Essere e Tempo: cioè che la fondazione della metafisica ha la sua origine in una metafisica dell’Esserci. Così infatti scrive Heidegger nella prefazione alla quarta edizione dell’opera del ’29: «Il testo kantiano divenne un rifugio, per cercare in Kant un patrono del problema dell’essere da me posto. Questo cercarvi un rifugio fece sì che la Critica della ragion pura venisse interpretata nell’ottica della problematica di Essere e tempo, ma, in realtà, al di sotto del problema di Kant venisse inserita una problematica che gli era estranea, per quanto condizionante.» In questo modo, Heidegger sembra rispondere implicitamente alle accuse di violenza esegetica e distorsione del testo attraverso le numerose dichiarazioni di intenti che, a più riprese, ci propone nel Kantbuch. La centralità della finitezza dell’esserci, il tentativo di fondare una metafisica dell’esserci stesso, vanno ricondotte a quel cercar «rifugio» nella filosofia kantiana che muove l’intera analisi del nostro autore. Così riguardo l’analisi dell’ “esserci” Kant si rivelerà essere il più grande “anticipatore” di Essere e Tempo, riguardo la questione dell’essere, invece, la filosofia kantiana mostrerà l’inadeguatezza dell’orizzonte preliminare di indagine in cui si svolse la trattazione ontologica tradizionale. Kant rappresenta, dunque, secondo l’interpretazione heideggeriana, colui che allo stesso tempo anticipa e frena lo sviluppo di un adeguato orizzonte di indagine sull’essere.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 Introduzione Il punto di partenza della mia indagine è rappresentato dal tanto affascinante, quanto controverso, tentativo heideggeriano di interpretare la filosofia kantiana ed in particolar modo la Critica della ragion pura. Sin dai suoi primi scritti, Kant e il neokantismo hanno rappresentato per Heidegger un deciso ostacolo alla sua filosofia ma, allo stesso modo, un’inesauribile fonte di ricerca e spunto di rifondazione. Nel Kant e il problema della metafisica del 1929, Heidegger scrive: «Un’interpretazione, la quale si limiti a ripetere ciò che Kant ha detto testualmente è destinata in partenza a fallire il suo scopo, almeno finché il compito di una vera interpretazione resti quello di rendere visibile proprio ciò che nella fondazione kantiana traspare al di là delle formule. E’ vero che Kant non ha potuto pronunciarsi direttamente in proposito, ma è anche vero che in ogni conoscenza filosofica il fattore determinante non è il senso letterale delle proposizioni, bensì il non ancora detto immediatamente suggerito dalle enunciazioni esplicite» 1 . Tuttavia, per comprendere questa nozione di interpretazione è necessario richiamare alla mente l’idea che Heidegger aveva di Kant. Già in Essere e tempo (1927) Immanuel Kant era descritto dal nostro autore come il primo e l’unico pensatore che aveva connesso l’interpretazione dell’essere al fenomeno del tempo e che si era incamminato, anche se solo per un breve tratto, sulla via della ricerca della dimensione della temporalità (Temporalität). È nella 1 M. Heidegger, Kant und das problem der Metaphysik (1929), GA Bd. 3, Hg. F.-W. v. Hermann, Frankfurt a.M., Klostermann, 1973; trad. it. di M.E. Reina, riv. da V. Verra: Kant e il problema della metafisica, Laterza, Roma-Bari 1981, p. 172.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

cosa
critica della ragion pratica
critica della ragion pura
dasein
deduzione trascendentale
ente
esserci
essere
estetica
heidegger
husserl
interpretazione
kant
metafisica
ontologia
realtà
segnavia
tempo
temporalità
trascendentale

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi