Il tempo dell'azione: l'embodiment nella comprensione linguistica
Il presente lavoro trova le sue fondamenta teoriche nella scoperta del sistema dei neuroni mirror e della loro duplice funzione esecutiva ed osservativa, che li rende il substrato neurale del riconoscimento e della comprensione delle azioni eseguite dagli altri individui, grazie alla funzione messa in atto da questi neuroni di creare una mappa della rappresentazioni visive dell¡¯ azione osservata, da confrontare con la nostra rappresentazione motoria della stessa azione. Questo argomento rappresenta il presupposto per una vera e propria ¡°incarnazione¡± dei concetti fino ad ora considerati astratti, e di quelle propriet¨¤ di immaginazione e di rappresentazione del mondo che venivano giudicate mentalistiche e incorporee.La Teoria dell¡¯Embodied Cognition racchiude una nozione di conoscenza che affonda le proprie radici negli stati corporei e nei sistemi modalit¨¤-specifici del nostro cervello, sottolineando il ruolo fondamentale del sistema sensori-motorio nelle rappresentazioni e nelle operazioni cognitive (Gallese e Lakoff, 2005). In particolare, la teoria dell¡¯evoluzione del linguaggio proposta da Rizzolatti e Arbib (1998) e la scoperta dei neuroni mirror audiovisivi (Kohler e coll., 2002) e quella dei neuroni mirror della bocca (Ferrari e coll., 2003) gettano le basi per una nuova ricerca volta ad indagare il coinvolgimento dell¡¯attivit¨¤ cognitiva linguistica nella comprensione dell¡¯azione.Questo lavoro si propone di indagare la relazione tra sistema motorio e linguaggio ed in particolare se e quanto la coniugazione dei verbi nei tempi futuro e passato possa essere messa in relazione con le rappresentazioni motorie richieste per guidare un movimento dell¡¯arto superiore rispettivamente in avanti o indietro, facendo riferimento agli studi condotti da L.Boroditsky (2000) e da Richardson e coll.(2003) per quanto riguarda la rappresentazione dello spazio e del tempo, ed allo studio di Buccino e coll.( 2005). A tale scopo ¨¨ stato eseguito un esperimento pilota che ha coinvolto 18 soggetti cui veniva richiesta una decodificazione semantica di stimoli verbali presentati acusticamente coniugati al presente, futuro e passato ed una risposta comportamentale comportante un movimento in avanti o indietro dell¡¯arto superiore.Nell¡¯esperimento pilota, l¡¯analisi dei risultati ¨¨ stata effettuata mediante l¡¯analisi della varianza (ANOVA) considerando come fattori entro i gruppi il tempo passato, presente, futuro, il movimento avanti ed il movimento indietro, e come fattori tra i gruppi il movimento ed il tempo, fissando il livello di significativit¨¤ ad ¦Á=0.05.
Si ¨¨ evidenziata una tendenza dei soggetti a rispondere pi¨´ velocemente nell¡¯esecuzione del movimento in avanti associato ad un verbo di moto della mano coniugato al futuro, con una tendenza che si avvicina alla significativit¨¤ statistica [p< 0.052]. La maggiore rapidit¨¤ dei tempi di reazione dei movimenti compiuti dai soggetti in avanti a seguito della presentazione del verbo al futuro ¨¨ connessa alla direzione stessa del movimento: il soggetto risulta essere facilitato quando ¨¨ chiamato ad eseguire un movimento che va nella stessa direzione del movimento evocato spazialmente dal verbo presentato. Nel presente esperimento lo stimolo acustico rappresenta esso stesso il priming motorio che modula la risposta, in quanto il soggetto ascolta il verbo ed ha tutto il tempo di discriminarlo e comprenderlo prima di ricevere lo stimolo della freccia che indica la direzione del movimento eventualmente da effettuare. L¡¯innovazione apportata dai risultati di questo esperimento risiede nell¡¯effetto modulatorio sulla risposta motoria esercitato da una rappresentazione implicita del movimento contenuta nella processazione cognitiva del tempo in cui ¨¨ coniugato il verbo. Infatti, lo stimolo dai noi presentato esplicitamente non manifesta in realt¨¤ nessun riferimento alla direzione del movimento da effettuare nella risposta, a differenza degli studi condotti finora (Buccino e coll., 2005), in cui le frasi-stimolo riproducevano esplicitamente azioni di moto della mano e del piede spazialmente dirette . I dati sperimentali sembrano quindi confermare che la comprensione semantica modula il sistema motorio in modo differente in base alla consegna sperimentale ed allo stimolo presentato per evocarla, ma si collocano nello stesso filone di studi che confermano l¡¯implicazione del sistema motorio non solo nell¡¯osservazione dell¡¯azione, ma anche nel processamento di azioni presentate linguisticamente, sia in lettura che in ascolto.
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Informazioni tesi
Autore: | Roberta Gaballo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Parma |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Vittorio Prof.gallese |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 117 |
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