Le società di professionisti in Gran Bretagna e negli Stati Uniti
A seguito dell’abrogazione del divieto di utilizzare schemi societari per l'esercizio in forma associata delle professioni intellettuali (Legge 7 agosto 1997, n. 266), il Legislatore non ha ancora trovato la migliore formula per far convivere la struttura societaria con l'esecuzione personale dell'incarico.
A tal fine si è ritenuto di attingere all’esperienza straniera, in particolare dei Paesi di common law (Gran Bretagna e Stati Uniti) nei quali, fra il resto, il mercato dei servizi professionali è sempre stato libero e soggetto alle regole della concorrenza.
Il settore è disciplinato su due livelli: da un lato leggi e regolamenti statali mettono a disposizione degli operatori del mercato (tra i quali i liberi professionisti rientrano al pari degli imprenditori) un'intera gamma di tipologie societarie.
Dall'altro è compito dei codici deontologici stabilire termini e modalità entro i quali tali strutture possono essere utilizzate per l'esercizio della professione in comune con altri. Lo scopo dichiarato è quello di evitare che la struttura societaria si risolva in uno schermo dietro il quale mascherare la propria responsabilità per negligence, aggirando così il sistema di garanzie approntato in favore dei fruitori della prestazione.
Se in Italia possa arrivarsi ad una simile configurazione della normativa relativa alle libere professioni, sembra ancora troppo presto per dirlo. Certo è che il Legislatore si sta muovendo nella direzione di inserire nel mercato e sottoporre alle regole della concorrenza una categoria (quella dei professionisti) che ne è sempre stata esclusa.
Tale intervento è anche più urgente, se si considera che l'attuale vuoto legislativo pone il professionista italiano nell'imbarazzante situazione di operare in un mercato fortemente concorrenziale, aperto alla presenza straniera, senza avere i mezzi per affrontarlo.
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Informazioni tesi
Autore: | Cristina Bombardelli |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Trento |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Emanuele Cusa |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 173 |
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