Skip to content

La Cina tra globalizzazione e democratizzazione

Il lavoro è strutturato in due parti. La prima parte è costituita da quattro capitoli: il primo capitolo analizza a livello generale la politica cinese in materia commerciale e di investimenti diretti dall’estero, soffermandosi tra l’altro su esempi di settori “nuovi” dell’economia cinese in rapida crescita (come quello delle tecnologie) e di comparti tradizionali che si trovano invece in difficoltà (agricoltura e, parzialmente, il settore tessile), sul ruolo chiave della crisi finanziaria del 1997 nel mutare il ruolo regionale della Cina e sui suoi principali partner commerciali; nel secondo capitolo verrà analizzata la risposta del paese alla crescita della propria domanda energetica, prestando attenzione ad ogni singola fonte energetica, e specialmente il petrolio, ed alle conseguenze ambientali che tale risposta ha implicato fino ad ora; il terzo capitolo verrà invece dedicato all’analisi della politica tecnologica della Cina, con una specifica attenzione dedicata ai risvolti militari e strategici della crescita tecnologica cinese ed ai differenti risultati dello sforzo profuso per dotarsi di una propria tecnologia nazionale, analizzando il settore dell’aeronautica militare quale esempio di fallimento del tentativo del paese di costituire un’industria nazionale tecnologicamente competitiva e, al contrario, il settore della tecnologia spaziale quale simbolo dei successi ottenuti anche grazie alla collaborazione straniera; infine, il quarto capitolo è dedicato ai punti deboli strutturali del sistema economico cinese, ossia le aziende di Stato, le banche pubbliche e la corruzione. La seconda parte è, invece, costituita da due capitoli: il quinto capitolo analizza i vari aspetti, punti d’incontro e di scontro nelle relazioni politiche bilaterali che la Cina intrattiene rispettivamente con Stati Uniti, Russia, Giappone ed India, ed il sesto capitolo tratta invece dell’evoluzione che sta subendo il sistema politico cinese e dei suoi possibili approdi.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
3 1. Introduzione. La Cina ha sempre rappresentato un fenomeno “alla moda” per il mondo occidentale: tanto per fare un esempio, grande impressione suscitava negli osservatori occidentali (europei) del XVII° e XVIII° secolo il sistema introdotto nel III° secolo a.C. per reclutare gli alti funzionari nell’apparato burocratico attraverso lo svolgimento di esami di Stato, per il cui superamento era richiesta una perfetta conoscenza della dottrina confuciana, il possesso di elevati livelli di istruzione, ingenti quantità di ricchezza ed ampi rapporti di guanxi, ossia legami interpersonali coltivati attraverso scambi reciproci di favori e doni, all’interno dell’amministrazione. Inoltre, proprio in quei secoli i rapporti commerciali tra Europa e Cina, agevolati da appositi provvedimenti degli allora imperatori cinesi della dinastia Qing (che regnerà fino al 1911 con la proclamazione della Repubblica), vedevano quasi esclusivamente agevolata la controparte asiatica, la quale già allora invadeva i mercati occidentali con propri prodotti quali tè, sete, porcellane, carta e medicinali, mentre scoraggiava le importazioni di prodotti europei; ciò accadeva in quanto la Cina era autosufficiente sia per disponibilità di materie prime che di prodotti finiti ma anche perché il ceto dei letterati-burocrati (di cui i mandarini erano la più alta espressione) premeva affinché la classe mercantile, tradizionalmente collocata dal pensiero confuciano al rango più basso della società, non ascendesse e diminuisse il loro potere e prestigio. Tuttavia proprio in quel periodo storico, malgrado la Cina fosse stato il luogo nel quale erano state prodotte invenzioni fondamentali per la vita dell’uomo quali la stampa, la bussola magnetica e la polvere da sparo, le élites imperiali decisero di chiudere il Paese all’influenza straniera da qualunque punto di vista, fosse questo commerciale, tecnologico, religioso od intellettuale 1 . Fu così che le rivoluzioni tecnologiche che avevano sconvolto nel senso del progresso il modo di 1 Nella sua ricostruzione del rapporto tra la civiltà cinese e la misurazione del tempo, lo storico David Landes (1984) mette in evidenza i meccanismi culturali che portarono la Cina a rifiutare la sfida tecnologica occidentale. Rifacendosi al viaggio che il missionario gesuita Matteo Ricci compì alla fine del XVI° secolo alla volta della Cina ed alle dimostrazioni della conoscenza occidentale (per l’appunto orologi, insieme a mappamondi e carte geografiche) che egli portò con sé come dono per la corte imperiale cinese, Landes spiega che i cinesi non provavano solo diffidenza ma perfino repulsione nei confronti dei congegni europei; infatti, la sfida che veniva implicitamente posta ed esemplificata dal viaggio di Ricci era chiara: se una civiltà è in grado di produrre un sapere tecnologico superiore essa sarà superiore anche per altri aspetti e, quindi, anche in campo spirituale. Questo era chiaramente percepito dalle autorità cinesi come una vera e propria ferita all’orgoglio cinese ed alla percezione che essi avevano di loro stessi e della loro posizione nel mondo, ferita allargata peraltro dal fastidio che avevano suscitato le mappe geografiche di Ricci, le quali relegavano l’Impero di Mezzo al margine destro delle carte ed in un piccolo spazio. Perciò, ad una sfida del genere non si poteva che rispondere negandola o svilendone il significato, vie entrambe seguite dai cinesi. Secondo Fairbank et al. (1974), invece, la mancata risposta cinese fu dovuta ai tratti peculiari dello Stato e della società confuciani, risultato di tre millenni di una civiltà peculiare ed altamente sviluppata e con una tradizione immutata. Infatti, l’economia e l’amministrazione furono capaci di continuare stabilmente secondo i vecchi modi senza rispondere alle nuove sfide con modi nuovi, in quanto il bisogno di ordine, gli interessi costituiti dei letterati-burocrati e dei ceti agrari e il pensiero conservatore confuciano si saldavano rafforzandosi. Perciò, a tale sfida non si rispose con la modernizzazione delle strutture di governo ma con una loro riaffermazione.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

cina
cina e giappone
cina e india
cina e russia
cina e stati uniti
cina e usa
commercio con la cina
democratizzazione
globalizzazione
investimenti in cina

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi