Profili evolutivi della trasparenza bancaria: dal testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia al progetto PattiChiari

5 Introduzione Le recenti vicende che hanno coinvolto il mercato finanziario e, conseguentemente, il risparmio di alcune migliaia di famiglie nel nostro Paese (default del debito pubblico Argentino, insolvenza delle società Parmalat e Cirio) hanno messo al vaglio l’intero settore dell’intermediazione e, di riflesso, il sistema creditizio italiano. Nel tentativo di assegnare le responsabilità di tali vicende si è ampiamente dibattuto alla ricerca di carenze tra regolamentazione, controlli e tutela dagli abusi. L’argomento della trasparenza nelle operazioni e nei servizi bancari è diventato oggetto, tra gli addetti ai lavori e non solo, di accese discussioni e polemiche. Nonostante in questi ultimi mesi le banche abbiano tentato di smorzare sensibilmente i toni, proponendo ai risparmiatori l’assistenza nel tentativo di recuperare almeno una parte del capitale investito, il rapporto fiduciario tra il pubblico ed il "sistema banca" ha imboccato un percorso in salita. Una situazione di questo tipo ha indotto le banche a prendere in considerazione il fatto di dover necessariamente intervenire nel tentativo di riconquistare il gradimento dei risparmiatori in quanto, come in qualsiasi altro settore dell’economia, esse stesse devono fare i conti anche con le ripercussioni commerciali derivanti dall’insoddisfazione dei clienti. Il Progetto PattiChiari s’inserisce in tale contesto ed è stato voluto dall’Associazione Bancaria Italiana per proporsi all’opinione pubblica con un metodo ed un linguaggio innovativo. Senza dubbio, tale iniziativa riveste una notevole importanza e le banche hanno puntato molto su di essa, ma occorre tener presente che già la legge, in primis, si preoccupa di salvaguardare il rapporto con i clienti, prevedendo importanti strumenti atti a renderlo più chiaro e trasparente.