Il Breakthrough Cancer Pain (BTCP):una nuova visione neurobiologica del dolore nel paziente oncologico
Introduzione. In questo lavoro si è cercato di dimostrare partendo da una analisi sistematica e critica dei complessi e spesso contraddittori dati presenti nella letteratura, l’origine del dolore oncologico cronico e del Breakthrough Cancer Pain (BTCP) assumendo l’ipotesi della sua specificità oncologica e della visione gliocentrica della modulazione del dolore.
Materiali e metodi. Lo scopo della ricerca è quello di studiare in modo approfondito le conoscenze fisiopatologiche che si sono stratificate nel corso degli ultimi due decenni sul BTCP e che hanno portato a quella che l’autore ritiene essere la sua più corretta definizione e inquadramento e che si basa su quattro principi fondamentali: la presenza di un dolore cronico di base, l’interazione del cancro con il sistema nervoso, la terapia medica con oppioide e solo allora la comparsa del dolore episodico intenso.
Si è proceduto alla ricerca bibliografica attraverso la consultazione di banche dati e di testi in formato cartaceo. Per la ricerca su banche dati sono stati utilizzati Medline, Cinhal, The Cochrane Library.
Per le diverse ricerche le parole chiave usate sono state: “Breakthrough Cancer Pain”, “Breakthrough Pain”, “Neoplasms”, “Neuralgia/physiopathology”, “Immune System”, “Physiopathology”, “Pain/etiology” e “Analgesics, Opioid”. I limiti posti sono stati: lingua “inglese”, data di pubblicazione “1999-2011”. L’operatore booleano utilizzato è stato “and”.
Risultati. Il lavoro si compone di tre parti successive. Nella prima parte è stata fatta una disamina ed un inquadramento del dolore acuto e cronico partendo dalle basi neurofisiologiche.
Nella seconda parte, si è posta attenzione sulle basi fisiopatologiche del dolore cronico oncologico analizzando le complesse interazioni tra neoplasia e sistema nervoso, in particolare il ruolo della glia.
Qui si è fatto una disamina critica del ruolo della terapia oppioide e dell’iperalgesia da oppioide.
Nell’ultima parte sono state discusse approfonditamente gli elementi clinici che nella visione dell’autore sono alla base del BTCP, con alcune prospettive terapeutiche, per giungere poi alla dimostrazione della nuova teoria del BTCP nel paziente neoplastico considerandolo come un episodio di dolore, su un dolore cronico ben controllato con terapia oppioide.
Discussione. Il BTCP è un fenomeno clinico complesso caratterizzato da una neurobiologia che non è del tutto chiarita e in continua evoluzione.
Alla base di tutto c’è il concetto della plasticità del sistema nervoso che opera per conservare l’omeostasi dell’organismo.
La neoplasia si sviluppa interagendo nell’organismo con i sistemi di controllo dell’omeostasi e il dolore che si manifesta, rappresenta il risultato di queste interazioni fino allo sviluppo della plasticità disadattativa.
La neoplasia può evocare dolore, stimolando la reazione neuro infiammatoria in cui sono coinvolti il sistema immunitario, il sistema nervoso e la glia. La inopportuna attivazione proinfiammatoria della glia simultanea con l’evoluzione della neoplasia e lo sviluppo del dolore cronico oncologico sottoposto a trattamento con oppioidi possono drasticamente amplificare il dolore con l’evenienza del BTCP.
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Informazioni tesi
Autore: | Stefano De Santis |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Master di II livello - Medicina palliativa |
Anno: | 2012 |
Docente/Relatore: | Gatti Antonio |
Istituito da: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 145 |
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