Il vincolo di giudicato nel controllo di costituzionalità delle leggi
Il tema di questa tesi può essere enunciato in forma di domanda: le decisioni costituzionali danno luogo a giudicato?
In caso di risposta negativa, si rende necessario chiarire quali siano i diversi effetti di tali pronunce; se invece si risponde positivamente, occorre stabilire che cosa si intenda per ‘giudicato costituzionale’ e risolvere altri quesiti:
1) A quali soggetti si impone il vincolo di giudicato costituzionale?
2) Quali sono i limiti di tale vincolo?
3) Esistono strumenti per superarlo, cioè per modificare le decisioni costituzionali?
Le questioni accennate costituiscono l’oggetto del presente lavoro, che è il risultato dell’analisi dei principali scritti dottrinali e della giurisprudenza della Corte costituzionale sull’argomento.
Una volta compiute le indagini terminologiche e concettuali preliminari, che trovano spazio nelle prossime pagine di questa introduzione, il tema del giudicato costituzionale presenta varie questioni fondamentali: la distinzione, quanto agli effetti, tra i vari tipi di decisioni, l’individuazione dei soggetti vincolati dalle decisioni stesse, le ragioni di debolezza del vincolo.
Quest’ultimo argomento indica possibili direzioni di specifico approfondimento della ricerca: la cosiddetta relativizzazione del giudicato, il fenomeno della ribellione dei giudici e altri fattori che erodono l’intangibilità delle pronunce della Corte.
Il tema suggerisce, a mio parere, un’ulteriore questione: quella della garanzia dei diritti nei confronti dell’organo di giustizia costituzionale. In altri termini, l’argomento della modificabilità delle decisioni costituzionali può essere affrontato da due diversi angoli visuali.
In primo luogo, si può porre la questione dell’intangibilità delle pronunce della Corte, con lo scopo di verificare il grado effettivo di immodificabilità e le garanzie esistenti in favore del giudicato costituzionale.
In secondo luogo, si può adottare il punto di vista della ‘tangibilità’: discutere dell’opportunità di predisporre strumenti (attualmente inesistenti) per controllare le decisioni, cioè di introdurre garanzie nei confronti della Corte stessa. Un punto di vista che implica il tentativo di ideare nuove forme di garanzia, considerata la difficoltà di applicare quelle tradizionali.
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Informazioni tesi
Autore: | Valeria Cinollo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1999-00 |
Università: | Università degli studi di Genova |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Pasquale Costanzo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 124 |
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