La pedofilia: aspetti criminologici - psichiatrico forensi
Negli ultimi anni una drammatica realtà è uscita dal sommerso, esplosa a proposito dei clamorosi casi avvenuti in Belgio con ramificazioni a livello mondiale, alimentata soprattutto con l'uso d’Internet: si parla della pedofilia e di tutti i suoi aspetti, non solo di violenza ma anche di sfruttamento dei minori nelle più svariate forme tra quali: la prostituzione, la pornografia e il cosiddetto turismo sessuale.
Comunque la “pedofilia” non è un problema che emerge solo attualmente: intere generazioni di bambini hanno subito, all'ombra del silenzio, sopraffazioni di questo tipo, hanno convissuto con il segreto e con la vergogna e, in questo secolo, tramite i mass- media, gli articoli di giornale e le riviste, si è concesso spazio al dramma della pedofilia come evento così terribile e devastante.
Esaminando le diverse epoche storiche, altre culture e altri criteri di natura sociale, etica e legislativa, è difficile dire se gli abusi pedofili sono state maggiori e più numerosi nei secoli scorsi rispetto ad oggi.
Le mancanze della famiglia e della scuola, l'omertà e il silenzio, la solitudine di tanti piccoli, considerati un fastidio e non un dono, fanno riflettere non solo sulla causa della pedofilia ma soprattutto sulla ragione per cui molti bambini ne cadono vittima.
Alcuni esperti sostengono che la pedofilia non è solo lo stupro, il rapporto sessuale ottenuto con la forza, poiché non è circoscritto ad un unico episodio, ma sarebbe una vera e propria “relazione sessuale e d'amore” in cui "L'uomo non è più in grado di riconoscere semioticamente nell'altro, un altro uomo" (G.Levi).
Aspetto intrinseco di ogni relazione umana, gioco di competizione e di alleanze, la seduzione riveste un ruolo particolare nelle dinamiche delle condotte pedofile: essa si sviluppa all'interno di un contesto affettivo fatto di vere e proprie strategie volte a creare col minore un vero e proprio rapporto di relazione.
Però, purtroppo, ogni seduzione sessuale superiore alla capacità di elaborazione mentale del bambino diviene per lui un trauma ,capace di provocare danni psichici irreversibili e rovinosi, che quasi sempre avviano la strada verso un futuro comportamento pedofilo (abusato/abusante).
La pedofilia nasce sia nel degrado sia in ambienti colti, raffinati, ricchi.
Tutto ciò pone l'interrogativo di carattere generale su cosa è lecito e cosa non lo è dal punto di vista erotico, anche perché, nonostante lo spontaneo disgusto per questi aberranti abusi, non bisogna sottovalutare che il pedofilo potrebbe essere pur sempre una persona “malata sessualmente” che ha bisogno d’aiuto e allora la profilassi diventa fondamentale per il rinvenimento precoce di questi comportamenti e per la cura di questi ”pazienti”, in modo da migliorare la qualità della nostra società.
Purtroppo, però, capire e combattere il fenomeno della pedofilia significa rispondere a domande terribili:
Che cosa spinge un uomo, che è consapevole della fragilità e delle necessità di un bambino, a trascurare ciò per abusarne sessualmente? Perché la nostra società ha chiuso culturalmente un cerchio, riportando in primo piano, abitudini sessuali abiette ed inaccettabili alla luce delle coscienze odierne? La pedofilia è una malattia mentale? Una perversione sessuale? E se lo è deve avere una collocazione autonoma rispetto alle altre? Che cosa predispone l'adulto ad un comportamento pedofilo? E come prevenire o curare questi comportamenti, questi uomini “malati”?
Molte altre domande si potrebbero ancora porre, ma la cosa più evidente è che la pedofilia, questa devianza sessuale attualmente così presente nella nostra società, dovrebbe essere eliminata definitivamente e celermente attraverso interventi a livello sociale, etico, soprattutto a livello criminologico e giuridico, ma anche, data a volte l'indifferenza di molti di fronte a questo problema, con un “controllo” da parte di tutta la società, nella scuola, nella famiglia e nelle istituzioni, affinché questo secolo non sia ricordato come "il secolo dell’infanzia negata".
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Informazioni tesi
Autore: | Annalisa Cappelluti |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2000-01 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Franco Saponaro |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 234 |
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