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La cognizione sociale nei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson

La cognizione sociale è quell’insieme di funzioni mentali che ci consentono di riconoscere, elaborare e rispondere alle informazioni sociali, incluse le emozioni e le intenzioni altrui; in altre parole ci permette di interagire con le persone in modo consono. I malati affetti dal morbo di Parkinson, oltre ad avere problemi motori come tremore a riposo, rigidità, lentezza dei movimenti e instabilità dell’andatura, hanno anche dei disturbi cognitivi, e tra questi, vi sono i disturbi legati alla sfera della cognizione sociale.
L’obiettivo di questo lavoro è mettere in luce quegli aspetti caratteristici della malattia di Parkinson che sono meno conosciuti e meno trattati, e che solo negli ultimi anni hanno iniziato ad acquisire interesse nella ricerca scientifica. Molti manuali medici che descrivono i sintomi e le cause osservabili di una determinata patologia, non specificano quanto sarà difficile viverla e affrontarla nella quotidianità. Il deficit della cognizione sociale, nella malattia di Parkinson, è un disturbo cognitivo meno visibile, ma per il paziente che lo vive assume un’importanza diversa siccome compromette tutte le sue attività abituali.
In questa tesi, nello specifico, dopo una breve introduzione sulla cognizione sociale, si analizzeranno le basi neurali, i test diagnostici utilizzati per individuare la compromissione funzionale, le cause e i sintomi, ma anche le conseguenze che si riflettono nella quotidianità seguite dalle nuove e innovative proposte riabilitative per tali pazienti.

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6 CAPITOLO 1: LA COGNIZIONE SOCIALE 1.1 Definizione e funzione La cognizione sociale è un costrutto cognitivo, assai studiato negli ultimi anni, nell’ambito della psicologia sociale e sperimentale, dato che ha un ruolo fondamentale nella vita quotidiana. Essa viene descritta da diversi autori come l’insieme di varie conoscenze e abilità, sia emozionali sia sociali, che nel corso del tempo matura a pari passo con l’evoluzione del singolo individuo. A livello pratico è quell’insieme di funzioni mentali che consentono alle persone di ogni popolo di entrare in relazione e interagire tra loro (Frith e Frith, 2007); ciò avverrebbe grazie alla capacità di percepire e interpretare il comportamento altrui in termini di emozioni e intenzioni, di concettualizzare le relazioni tra individui e di utilizzare tali informazioni per modulare e guidare il proprio comportamento e predire quello degli altri (Adolphs, 2001, 2003; Casacchia et al., 2004; Adolphs, 2010). In altre parole, la cognizione sociale è l’attività mentale che ci fa conoscere, acquisire e organizzare la conoscenza (Neisser, 1976) attraverso la costruzione di rappresentazioni mentali delle relazioni tra sé e gli altri. 1.1.1 I modelli teorici Le principali funzioni della cognizione sociale sono tutte riconoscibili nella quotidianità di un individuo. Esse illustrano la capacità di riconoscere, comprendere e gestire gli stati emozionali e mentali propri e altrui tramite inferenze sul comportamento manifesto; l’abilità di comprensione di ruoli e regole all’interno di un contesto, ad esempio il proprio gruppo di appartenenza e l’attitudine nell’attribuzione di responsabilità di un comportamento con locus esterno (fattori situazionali) o interno (fattori disposizionali) alla persona (Weiner e Kukla, 1970; Rotter, 1954; Heider, 1958; Kelley, 1972). Le funzioni appena descritte vengono definite all’interno di diversi modelli teorici, propri della cognizione sociale, ricondotti a diversi autori. Il modello quadrifattoriale viene descritto da Blair e Cipollotti (2000) e espone quattro fattori principali, ognuno con una funzione propria: il primo descrive la capacità di analizzare gli stati mentali altrui, la famosa Teoria Della Mente (Premack e Woodruff, 1978); il secondo fattore invece riguarda la capacità di attribuzione di specifici stati emotivi; il terzo e quarto fattore si occupano di

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Informazioni tesi

  Autore: Claudia Fontanella
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Facoltà: Sciente e Tecniche Psicologiche
  Corso: Psicologia
  Relatore: Costanza Papagno
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 53

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Parole chiave

realtà virtuale
teoria della mente
erikson
parkinson
malattie neurodegenerative
training cognitivo
cognizione sociale
ipomimia
mentalizzazione cognitiva e affettiva
fusiform face area

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