L'adozione di Bitcoin nel Mondo: il caso di El Salvador

Bitcoin può funzionare come mezzo di pagamento e sostituire a tutti gli effetti una valuta come il dollaro, l’euro o lo yen? Può quindi avere un futuro di successo come valuta a corso legale e portare dei vantaggi al paese che lo adotta?
Il caso di El Salvador, primo paese al mondo ad aver dato corso legale a Bitcoin, fornisce numerosi spunti interessanti. Decisione oltremodo criticata da molti, in particolare dal Fondo Monetario Internazionale, ma che ancora ad oggi, dopo otto mesi, non è ancora stata messa in discussione dal piccolo paese dell’America Latina. Anzi, El Salvador continua a condurre notevoli investimenti per accaparrarsi un numero sempre maggior di bitcoin e il presidente salvadoregno Nayib Bukele ha intenzione di costruire una città totalmente finanziata dalla criptovaluta, la Bitcoin City.
Alcuni sono i paesi che ad oggi vorrebbero seguire l’esempio di El Salvador. Proprio durante la stesura di questa tesi, la Repubblica Centroafricana ha proclamato Bitcoin valuta a corso legale.
La tesi nasce dalla curiosità di capire le potenzialità della criptovaluta e l’effettiva possibilità di un suo utilizzo come mezzo di pagamento.
Nel primo capitolo viene definito il Bitcoin; sono fornite tutte le informazioni utili per una miglior comprensione della sua natura rivoluzionaria in maniera sintetica e di facile comprensione, anche per coloro che sono neofiti sull’argomento. Si parla della storia di Bitcoin fino a giungere ai giorni nostri, partendo dagli sviluppi della crittografia e dagli esperimenti che hanno portato alla sua nascita, soffermandosi sulla misteriosa identità del suo ideatore, Satoshi Nakamoto. Viene descritta la blockchain e la Proof-of-Work, che stanno alla base del funzionamento di Bitcoin, come anche il processo di mining, grazie al quale il sistema introduce nuova moneta.
Aspetto interessante riguarda il tasso di inflazione della criptovaluta, non influenzabile da politiche monetarie in quanto sistema decentralizzato, destinato a diminuire sempre di più fino al raggiungimento del numero massimo di monete minate, 21 milioni di unità. Il processo di aggiustamento delle difficoltà permette di mantenere il tasso di inflazione controllato: al crescere della attività di mining, e quindi dell’hash rate della rete, il sistema aumenta le difficoltà dei calcoli della Proof-of-Work, mantenendo sempre una costante di circa dieci minuti per blocco emesso, così da impedire una maggior velocità di emissione di moneta.
Il secondo capitolo vuole dare una visione globale sull’adozione di Bitcoin. Parte dalla costatazione di un notevole aumento in tutto il mondo della diffusione e uso di criptovalute, e in particolare di quella presa da noi in considerazione. Viene rilevato che sono gli stati in via di sviluppo i principali paesi in cui Bitcoin viene usato. Le motivazioni risiedono proprio nei fattori di arretratezza dei paesi, come la mancanza di una copertura bancaria e di infrastrutture; fattori che verranno ulteriormente analizzati e meglio compresi nel proseguimento della lettura del terzo capitolo, il quale riporta il caso specifico di uno di loro, lo stato di El Salvador.
È fondamentale tener in considerazione che i regolamenti che ogni stato impone riguardo le criptovalute influenzano enormemente la loro attuale e futura adozione. Vengono riportati paesi in cui Bitcoin è considerato legale e altri in cui è bandito. Casi particolari vengono rappresentati da quei paesi che ne sfruttano le caratteristiche per trovare una soluzione e riuscire ad aggirare le ferree restrizioni internazionali a loro imposte, come il paese di Cuba e la Russia.
Il terzo capito è incentrato sul caso specifico di El Salvador, primo paese a rendere Bitcoin valuta ufficiale a corso legale. La prima parte viene dedicata a un’analisi comparata delle caratteristiche della criptovaluta rispetto alle valute tradizionali partendo dalla definizione di moneta, per poter meglio comprendere le potenzialità ma anche le difficoltà nell’uso quotidiano di Bitcoin predisposto dal governo di El Salvador.
L’alto costo delle rimesse e la scarsa copertura finanziaria hanno spinto il paese a scegliere Bitcoin come valuta a corso legale, sperando inoltre di incentivare gli investimenti stranieri. Per una più facile adozione della criptovaluta, si è introdotta l’applicazione ufficiale del paese, Chivo Wallet, che consente agli utenti di effettuare pagamenti e convertire bitcoin in dollari e viceversa senza commissioni; inoltre, con agevolazioni e scontistiche, si cerca di spronare ulteriormente l’utilizzo della criptovaluta.
La maggior parte del capitolo è incentrato su un’indagine dettagliata dell’effettivo uso di Bitcoin in El Salvador, strettamente correlato all’applicazione Chivo, studiando sia le risposte date dai cittadini che quelle delle aziende. Vengono poi analizzati i risulti ottenuti con l’introduzione della criptovaluta, confrontandoli con gli obbiettivi prefissati e sperati del paese.