Folie à Deux e Setta criminale: quando il contagio psichico diventa pericoloso
Il fenomeno delle sette è sempre fonte di paura e di ricerca. È curioso vedere che la presenza delle sette affligga le popolazioni a livello mondiale, portando a domandarsi cosa spinga un individuo a costituire una struttura di questo genere o ad entrare a farne parte.
In questo lavoro, strutturato in tre capitoli, si vuole accostare il tema del delirio, un’idea, falsa e incontestabile, o una convinzione che non può essere riferita al background dell’individuo (Freeman, 2007) e che il paziente tende ad affermare con forte convinzione (Oyebode, 2009; Hamilton, 1978), alla teoria delle relazioni oggettuali e della disorganizzazione dell’attaccamento come fenomeni interconnessi nella genesi di questo rapporto di soggiogazione.
Tuttavia, questo passaggio non sarebbe possibile senza affrontare prima una declinazione del delirio: la Folie à Deux, studiata approfonditamente per la prima volta da Lasègue e Falret (1877). L’ipotesi di questo elaborato giace nella convinzione che la stretta convivenza, o isolamento, tra l’individuo inducente, portatore della psicopatologia, e l’indotto, o protagonista psicologicamente fragile della coppia, facilmente sedotto dal delirio, possa condurre ad una trasmissione della convinzione disfunzionale giungendo ad una forma di Folie à Plusieurs diffondendo in partecipanti, a loro volta fragili.
Al fine di meglio esplicare questa condizione si propongono due esempi: una nonna incube e unica caregiver del nipote succube; la Family di Charles Manson e gli efferati avvenimenti che da questo individuo si sono dispiegati nel tempo.
Si vuole, inoltre, proporre un’interpretazione della vita di Charles Manson nei termini di lettura delle relazioni oggettuali e della disorganizzazione dell’attaccamento e delle forme di coping impiegate per affrontare i caregiver fonti di minacce nell’età infantile.
Vengono anche presentate, in modalità teorica, le modalità di puntamento, reclutamento, manipolazione mentale e azione delle strutture settarie focalizzandosi sul modello cognitivo BITE (Behavior, Information, Thoughts, Emotions) (Hassan, 2000).
Infine, oltre le strategie più impiegate per sottrarre gli individui alla setta, si fornire una linea guida per nuovi modelli d’interrogatorio basandosi sulla Reid Technique (Inbau, Reid, Buckley & Jayne, 2013); tecnica impiegata dall’FBI e fondante sull’empatia.
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Informazioni tesi
Autore: | Federico Silvestri |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2020-21 |
Università: | Università Europea di Roma (UER) |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Clinica e di Comunità |
Relatore: | Giovanni Cuomo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 101 |
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