Il ruolo delle istituzioni e delle imprese nello sviluppo del settore vitivinicolo. Il caso Moncaro

3 INTRODUZIONE Il settore vitivinicolo è da sempre un interessante strumento per lo studio della competitività del settore agricolo, in quanto la viticoltura, più di altre colture, è fortemente soggetta a rischi climatici e di mercato, inoltre risulta essere una risorsa agricola fondamentale per molte regioni e una quota importante della produzione agri- cola finale in diversi Stati. In questo settore, già da molti anni, sono due le tendenze contrapposte che maggiormente si manifestano: da un lato l’aumento della domanda di produzione di qualità, mentre dall’altro, la caduta della domanda complessiva, conseguente alla riduzione dei consumi pro capite. In un tale contesto, le imprese hanno dovuto riconvertire velocemente la loro produzione, adottando principalmente obiettivi qualitativi quali: l’ampliamento della gamma di prodotti, il miglioramento degli standard produttivi, la produzione di servizi accessori finalizzati al controllo della qualità ed alla sua valorizzazione e l’espansione delle attività di marketing. Questo tipo di trasformazione coinvolge soprattutto le cantine sociali in quanto esse hanno svolto un ruolo decisivo nel guidare l’adattamento della base produttiva (i viticoltori) all’evoluzione del mercato. In modo particolare sono state coinvolte dal cambiamento quelle cantine sociali caratterizzate da un’ampia base sociale e da un collegamento stretto con la produzione degli stessi soci, questo per via della loro importanza nel collegare e valorizzare nel mercato una tipica dimensione locale che non è più in grado di garantire le condizioni base di sopravvivenza, in particolare per ciò che riguarda i problemi di riconversione che si sono susseguiti (in relazione ad esempio alla tutela qualitativa e al rinnovamento dei vigneti). Lo scopo di tale tesi è quello di analizzare il cambiamento intervenuto nel corso degli anni nel mercato del vino, soffermandosi in particolare nell’analisi di un concreto