Il regime di trasparenza nelle società di capitali

1 INTRODUZIONE La riforma fiscale del 2003, adottata con D.lgs. 12 dicembre 2003, n. 344 attuativo della delega contenuta nella Legge 7 aprile 2003, n. 80, ha introdotto la possibilità, per le società di capitali partecipate da altre società di capitali e per alcune Società a responsabilità limitata caratterizzate da una compagine sociale ristretta e composta esclusivamente da persone fisiche, di adottare un nuovo regime di imposizione fiscale dei propri utili: vale a dire l’opzione di trasparenza. Attraverso l’esercizio di tale opzione la società trasparente non dovrà più provvedere a liquidare e a versare l’IRES sul proprio reddito, in quanto questo verrà imputato direttamente ai soci in proporzione della loro quota di partecipazione ed indipendentemente dal fatto che avvenga o meno la distribuzione degli utili. Questa è una novità rispetto al tradizionale sistema di autonoma imposizione fiscale delle società di capitali che si viene a creare dal particolare presupposto impositivo e dalla ricchezza immediatamente riferibile alla società 1 . Tra l’altro il regime di trasparenza, come si avrà modo di approfondire nel corso del lavoro, attribuisce ai soci un certo vantaggio fiscale in determinate situazioni; infatti nel sistema ordinario vi è una doppia imposizione, da una parte alla società con l’imposta proporzionale dell’IRES, e dall’altra parte al socio soggetto ad IRPEF a seconda dello scaglione di reddito. Con il regime in oggetto in alcuni casi si può ridurre il carico fiscale, poiché il reddito viene interamente imputato al socio senza che questo sia già imputato dall’IRES. 1 FICARI V., Profili applicativi e questioni sistematiche dell’imposizione “per trasparenza” delle società di capitali, in Rassegna tributaria, 1, 2005, p. 39.