Caratterizzazione di sistemi di prelievo EMG indossabili

2 Introduzione L’elaborato inizia con una panoramica della situazione presa in analisi, trattando le generalità del segnale EMG e le sue modalità di prelievo con cenni sull’interfaccia elettrodo-cute e una sua modellizzazione elettrica. Successivamente, ci si è concentrati sulla misura dell’impedenza di vari sistemi di elettrodi, dove vengono descritte le strumentazioni utilizzate nei test, i software e le modalità di misura utilizzate per quanto riguarda elettrodi standard e matrici tessili. Più nel dettaglio, sono stati analizzati i risultati del modulo dell’impedenza prelevati da due elettrodi posizionati sull’avambraccio ed è stato graficato il loro comportamento in diverse condizioni di trattamento della pelle (senza trattamento, trattata con alcool, trattata con pasta abrasiva) nel tempo (istante iniziale, dopo 15 e dopo 30 minuti dal posizionamento degli elettrodi), dimostrando come i risultati siano migliori con il trattamento con pasta abrasiva della cute e con il passare del tempo dal momento dell’applicazione degli elettrodi. Dopo di che sono state trattate le matrici tessili da 32 elettrodi sulle quali sono state misurate le impedenze su due soggetti nel caso di cute senza nessun trattamento e nel caso di trattamento della cute con pasta abrasiva. Per queste prove si sono utilizzate matrici con elettrodi da 1 cm di diametro e matrici di dimensioni minori, con elettrodi di diametro di 4 mm. Dopo qualche problema procedurale iniziale dovuto allo stato di deterioramento/malfunzionamento delle matrici (alcune erano state precedentemente usate in condizioni di stretching e per altre acquisizioni di dati), sono state individuate le matrici usate per le analisi. I risultati ottenuti sono stati analizzati inizialmente con un confronto incrociato per essere sicuri che i segnali prelevati fossero scientificamente validi e attendibili; dopo di che i dati sono stati elaborati e i risultati analizzati per trarne delle conclusioni. Da questo breve studio si è notato, come ci si aspettava da valutazioni teoriche, che l’impedenza più bassa si è ottenuta per le matrici con elettrodi più grandi e nella condizione di cute trattata con pasta abrasiva; invece le misurazioni con la matrice con elettrodi da 4 mm e con la pelle non trattata sono quelle che hanno portato a valori di impedenza più alti.