Le Sanzioni Economiche Internazionali come arma e come strumento di relazioni internazionali dal 1936 ad oggi

3 1. INTRODUZIONE Le sanzioni economiche ed il loro utilizzo sono strumenti assai antichi. Uno dei primi casi documentati è infatti considerato il “decreto di Megara” nel 432 a.C, con cui Atene impose il divieto di commercio di molti prodotti e il blocco navale alla città Megarea, alleata con Sparta. Questo atto fu molto probabilmente tra le cause scatenanti dello scoppio della seconda Guerra del Peloponneso. Nel corso dei secoli successivi non ci sono molte documentazioni sull’applicazione di questi strumenti, tuttavia durante le guerre napoleoniche, abbiamo un esempio: nel 1806 la Francia dichiarò il blocco continentale contro la Gran Bretagna (Decreto di Berlino), con il divieto di attracco in qualsiasi porto dei paesi soggetti al dominio francese alle navi inglesi. Fu seguito, nel 1807, dall’“Embargo Act”, proclamato dal presidente Thomas Jefferson, con cui gli Stati Uniti rinunciavano agli scambi con la Francia e la Gran Bretagna per evitare di essere coinvolti nel conflitto europeo. Fino ad arrivare ad alcuni casi emblematici, cronologicamente/storicamente successivi, che saranno oggetto di questo scritto. Nella prima parte si andrà ad analizzare il concetto di sanzione economica; di cosa tratta questo strumento, i soggetti che possono utilizzarlo, come e in quali varie situazioni sono stati emanati. Inoltre, verranno citati alcuni dibattiti sull’utilità di esse e sulle problematiche sociali emerse nelle nazioni colpite dalle sanzioni. Nella seconda parte invece verranno elencati i casi storici più esemplificativi dove venne applicata la cosiddetta “arma economica”. Seguendo un percorso cronologico si partirà dalle sanzioni applicate dalla Società delle Nazioni nei confronti dell’Italia fascista nel 1936, fino ad arrivare alle più recenti risoluzioni contro la Russia nel 2014.