Storia, struttura e problematiche dell'industria fonografica - Dalle origini al “Value Gap”

1 Introduzione “ If we breathe a sigh of relief and feel that we have arrived somewhere, we would be completely misreading the landscape. To raise the Mission Accomplished banner would be the worst mistake we could make. “ La facilità con cui al giorno d'oggi si può godere dell’ascolto di un’opera musicale è il risultato di un cammino scientifico durato più di cent’anni, che affonda le proprie radici nell’Europa industriale del XIX secolo. Ciò che ruota attorno alla musica, intesa come Arte dei suoni, contribuisce alla sua diffusione. E poiché la musica è anche e soprattutto strumento divulgativo e comunicativo intergenerazionale, ciò che supporta la sua diffusione non può che assecondarne il fine. Quando si acquista un CD, un vinile o semplicemente si ascolta un brano musicale in rete, si diventa inconsapevolmente parte di un impianto complesso, organizzato, di cui si ammira solo il risultato finale. Trasformare un’opera culturale in un oggetto, di cui si possono godere le caratteristiche tecniche e artistiche pressoché all’infinito, è apparso come uno degli obiettivi più prestigiosi raggiunti nel ‘900. Paradossalmente il processo inverso di rendere digitale (e quindi intangibile) l’oggetto musicale è divenuto uno degli obiettivi principali da raggiungere nel nuovo millennio. Questa costante contrapposizione fra materialità ed immaterialità descrive al meglio il percorso evolutivo intrapreso dall’industria musicale, dalla nascita ai giorni nostri. L’obiettivo del seguente elaborato, quindi, è quello di delineare al meglio la fase attuale di questo percorso, partendo da una digressione storica che celebra gli episodi più importanti dell’evoluzione tecnologica dei supporti musicali, passando ad un’analisi economica del mercato attuale e concludendo con le problematiche che oggi, più che mai, rischiano di ledere profondamente l’ecosistema musicale. La citazione d’apertura appartiene a Michael Nash, vice-presidente esecutivo della Universal Music. L’industria musicale sembra aver raggiunto una fase di ripresa dopo anni di inarrestabile declino, conseguenza diretta dell’avanzare inesorabile del progresso tecnologico che, se da una parte è alla base di ogni rivoluzione che si rispetti, dall’altra offre modi nuovi e alternativi per violare le leggi che regolano i rapporti fra i Michael Nash, EVP, Digital Strategy, Universal Music THE