L'innovazione ed il cambiamento nella PA Italiana. Il modello Agenzie fiscali. Esperienze e prospettive a circa venti anni dalla loro istituzione

3 Introduzione Le Agenzie fiscali sono state istituite con il D. Lgs. 300/99 allo scopo di dare maggiore efficienza ed efficacia ad una parte della Pubblica Amministrazione italiana che per sua natura e compiti necessitava di un rapporto diverso e meno burocratico con i cittadini. Il modello ministeriale era infatti considerato in questo progetto di riforma necessario per svolgere funzioni di indirizzo e di controllo, ma il Ministero delle Finanze, per i compiti operativi svolti dai suoi Dipartimenti, svolgeva anche attività dirette come quelle delle verifiche, dei controlli, dell’esame delle dichiarazioni fiscali e doveva essere allo stesso tempo in grado, quindi, di garantire servizi ai cittadini per l’espletamento degli obblighi fiscali caratterizzati da un impronta marcatamente di tipo aziendalistico. Il Ministero delle Finanze per effetto di quanto previsto nell’art. 59 del D. Lgs 300/99 fu incorporato nel nuovo Ministero dell’Economia e delle Finanze, perse le attività fino ad allora in capo ai Dipartimenti delle Entrate, del Territorio e delle Dogane, mantenendo solo l’azione di indirizzo, di controllo e di verifica dei risultati. In tale ambito l’ex Ministero Finanze continuò ad esercitare la sua azione nel cosiddetto “quinto Dipartimento” del MEF. Il Dipartimento per le Politiche Fiscali, poi divenuto Dipartimento delle Finanze. In luogo dei vecchi Dipartimenti vennero istituite quattro agenzie fiscali : l’Agenzia delle Dogane, l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia del Territorio e l’Agenzia del Demanio. Tutte aventi la natura giuridica dell’Ente Pubblico non economico, e dotate di uno specifico Contratto Collettivo nazionale di lavoro, distinto da quello previgente dei Ministeri e degli stessi altri Enti Pubblici ( INPS, INAIL etc).