Proteggere la Privacy e i dati personali: analisi e studio del concetto di profilazione online
Il presente lavoro ha come oggetto il problema della protezione della Privacy e del trattamento dei dati personali, con focus nell’ambito della profilazione online. Alla base di questo studio vi è l’indagine sul rapporto tra l’utilizzatore della Rete e i vertici della Rete - intesi sia come "semplici" siti Web che più specificatamente come data broker - rapporto che spesso sfocia nell’incomprensione da parte dell’utente delle tecniche utilizzate per raccogliere dati e informazioni sulle sue abitudini, ragione per cui diviene una vittima inconsapevole. Il motivo per cui ho voluto condurre questo lavoro di tesi è l’esigenza di colmare il gap che da sempre esiste tra aspetti legali ed aspetti informatici di una stessa disciplina: la Privacy.
A tal proposito, nella tesi analizzo il problema della Privacy da due diversi punti di vista: quello legale, descrivendo le attuali norme e standard sia a livello italiano che a livello internazionale, e quello tecnologico, descrivendo le attuali tecniche per la profilazione online. Finora non sono stati presentati, in Italia, casi di studio abbastanza recenti e concreti sulla profilazione online. Ho quindi preso in esame l’applicazione più scaricata e più famosa del momento: Pokémon GO. Mi sono servita di questo gioco per attuare un’analisi sul bacino d’utenza, concentrandomi principalmente sulle connessioni tra quel che l’utente fa e ciò che l’utente non sa o non vuole sapere delle "tracce digitali" che produce e mette a disposizione dei proprietari del gioco. L’analisi su Pokémon GO è stata svolta utilizzando un questionario anonimo divulgato tramite alcuni canali online pubblici e privati con lo scopo di raccogliere pareri sia da giocatori che non giocatori. La conclusione della tesi è che, nonostante sia evidente come la Privacy sia sempre messa alla prova e nonostante i dati personali siano diventati la fonte di maggior guadagno da parte di tutti i data broker, l’anello debole della Rete è sempre lo stesso: l’uomo. Il futuro della profilazione dal punto di vista tecnologico è l’Intelligenza Artificiale, in particolare il Pattern Recognition e il Machine Learning, argomenti considerati del futuro ma che sono nel quotidiano di ogni cittadino della Rete (come ogni volta che ci si trova a dover cercare un termine sui motori di ricerca oppure non si riceve una email perchè considerata spam). In questo ambito, una disciplina relativamente nuova che sta nascendo è la PPDM (Privacy preserving Data Mining), disciplina che si occupa di preservare e custodire tutto ciò che è relativo alla Privacy (sia dei dati che dell’utente), spostando la responsabilità della privatezza sulla Rete che custodisce i dati sensibili e non riconducendoli all’utente.
In conclusione, la PPDM racchiude, sotto il cappello del Data Mining, tutto ciò che va preservato per poter vivere – civilmente – nel mondo virtuale: la libertà.
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Informazioni tesi
Autore: | Marilisa Del Vecchio |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Scienze e Tecnologie Informatiche |
Corso: | Informatica |
Relatore: | Chiara Braghin |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 89 |
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FAQ
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