Sui rischi di contribuzione e di insolvenza in uno schema pensionistico a beneficio definito
Il presente lavoro parte dalla scelta dello studio di un articolo pubblicato nell’ottobre 2000 su Insurance: Mathematics & Economics dal titolo “Contribution and solvency risk in a defined benefit pension scheme” di Steven Haberman, Zoltan Butt e Chryssoula Megaloudi. In esso viene proposto un modello stocastico per l’analisi del rischio di contribuzione e del rischio di insolvenza in uno schema pensionistico a “beneficio definito”.
Lo scopo principale della tesi è di analizzare questo modello evidenziando alcune delle problematiche dei fondi pensione, tralasciando il caso di quei modelli fully funded (a contributo fisso) che dal punto di vista matematico e statistico rappresentano scarso interesse.
Lo studio di questo argomento mi ha condotto anche all’esame di precedenti lavori. Verrà così analizzato seppure in modo più conciso anche un articolo dello stesso Haberman del 1997, pubblicato sulla medesima rivista sopraccitata, dal titolo “Stochastic investment returns and contribution rate risk in a defined benefit pension scheme”. Inoltre per quanto riguarda le basi del modello stocastico mi riferirò anche a Cairns (1995). Vale la pena ricordare che alcuni risultati di tipo matematico riportati in questi testi sono dovuti al lavoro condotto da Dufresne alla fine degli anni Ottanta. Passiamo ora ad una breve descrizione del contenuto dei singoli capitoli.
Nel 1° capitolo si parla in generale della struttura del sistema pensionistico nel Regno Unito. Si inizia con qualche riferimento storico per poi passare alla schematizzazione dei vari livelli di previdenza. La parte centrale del capitolo è dedicata al cosiddetto terzo livello pensionistico inglese cioè ai già citati OPS e PPS; in particolare mi soffermerò sui primi (che sono equivalenti ai fondi aziendali in Italia) perché essi sono l’ambiente in cui nasce il modello che poi esamineremo. I paragrafi 1.4 e 1.5 sono invece centrati sul funzionamento dei piani pensione a beneficio definito; in particolare, sul modo in cui si calcola la rendita vitalizia dal “final pensionable salary”, e sulla gestione del fondo; nell’1.6 si fa riferimento al problema del rischio di insolvenza e viene fatto qualche cenno alla legislazione inglese a proposito del margine minimo di solvibilità; infine nell’ultimo paragrafo si discute brevemente della riforma Blair e dei possibili cambiamenti che potranno avvenire nei prossimi anni.
Il 2° capitolo verte sulle basi del modello stocastico che, come si è anticipato, si riferisce ad un tipico fondo pensione a prestazioni prefissate. Si introduce l’argomento definendo alcuni concetti fondamentali usati nella tecnica attuariale nel Regno Unito. Successivamente nel paragrafo 2.2 si indicano alcune proprietà che poi verranno utilizzate anche in seguito e viene proposto il modello matematico. Nel 2.3 si parla dello spread method cioè di un modo per diluire nel tempo le eventuali perdite o guadagni del fondo. Il 2.4 è dedicato alle ipotesi che vengono fatte sul tasso reale d’interesse. Il 2.5 si occupa di un metodo di Dufresne per calcolare il periodo ottimo di ammortamento. Infine nell’ultimo paragrafo si esamina il problema del tempo che intercorre tra una valutazione del fondo e quella successiva.
Nel 3° capitolo, mantenendo le ipotesi fatte nei primi quattro paragrafi del 2° capitolo, si studiano, secondo quella che è definita la teoria del controllo, i rischi legati alla variabilità della rata di contribuzione e del livello del fondo. Si parte col paragrafo 3.1 in cui si fa una disamina del citato lavoro di Haberman pubblicato nel 1997 sul rischio legato ai contributi. Nel paragrafo 3.2, che è il più corposo e che è stato a sua volta suddiviso in sezioni, si analizza in modo approfondito l’articolo di Haberman, Butt e Megaloudi precedentemente menzionato. In conclusione viene proposto un confronto tra questo modello e quello dell’optimal spread period di Dufresne e si ipotizzano eventuali modifiche che potrebbero essere fatte in futuro sul modello.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Massimo Orbach |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2000-01 |
Università: | Università degli Studi di Trieste |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze Statistiche ed Attuariali |
Relatore: | Marco Zecchin |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 66 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi