Il sistema di gestione integrato: qualità, ambiente e sicurezza
Ormai da diversi anni la qualità è diventata uno dei fattori chiave per competere: le imprese non possono quindi trascurarne l'implementazione nel sistema aziendale, in quanto la Qualità Totale è diventata il modello di riferimento per quelle aziende che, in tutto il mondo, hanno intrapreso la strada dell’Eccellenza.
Una qualità, quindi, che va intesa in senso totale: qualità del prodotto e dei sistemi produttivi; qualità delle imprese e dei sistemi di imprese; qualità del sistema industriale che deve interagire con la qualità degli altri settori, delle infrastrutture, dei servizi e della pubblica amministrazione.
Il conseguimento di una certificazione ISO 9000 non costituisce un traguardo finale per l’imprenditore che intende operare secondo qualità. Si dovrebbe essere consapevoli che si tratta solamente del primo di una serie di gradini, che dovrebbero portare l’azienda alla qualità totale.
Nel corso degli ultimi anni anche l’ambiente ha rivestito una notevole importanza.
Se da un lato, la questione ambientale coinvolge l’intero sistema sociale, politico ed economico, rendendo talvolta problematici i rapporti tra mercato, impresa e società, dall’altro pone alle singole aziende industriali nuovi e sempre più complessi aspetti gestionali, richiedendo la riformulazione delle strategie gestionali complessive e l'attivazione di strumenti operativi innovativi.
La filosofia innovativa di un sistema di gestione ambientale porta a considerare l’ambiente e le risorse naturali come beni collettivi ed afferma l’importanza sia sociale che economica di valorizzarli e rispettarli attraverso una gestione consapevole ed organica.
Tutto ciò è possibile soprattutto con le norme di carattere volontario quali sono le norme internazionali ISO 14000 in materia di Sistemi di Gestione Ambientale (SGA), utili soprattutto ai fini della relativa certificazione ambientale dell’attività produttiva, ed il Regolamento comunitario 1836/93, noto come Regolamento EMAS sull’adesione volontaria delle imprese del settore industriale al Sistema comunitario di ecogestione e audit, voluto dall’Unione Europea nell’ambito del V programma di azione per favorire un rapporto nuovo tra imprese, istituzioni e pubblico basato sulla cooperazione, sul supporto reciproco e sulla trasparenza.
Anche le tematiche della salute e sicurezza sul luogo di lavoro stanno assumendo un peso economicamente e socialmente rilevante sia sotto la spinta di una più estesa e vincolante legislazione, frutto del progressivo recepimento di importanti direttive comunitarie, sia per gli interventi più incisivi degli organi di controllo e per le critiche e gli stimoli continui nei confronti della politica per la salute e la sicurezza dei dipendenti e dei terzi (SSL) da parte delle organizzazioni sindacali.
Esaminando il problema globalmente, non si può non fare riferimento agli aspetti economici, sociali e morali che esso comporta: quelli di carattere morale sono noti a tutti, mentre i risvolti sociali del fenomeno possono assumere, in particolari situazioni, un notevole peso, sia all’interno delle imprese che all’esterno, sull’opinione pubblica e di conseguenza anche a livello politico e legislativo.
Per limitare i costi derivanti dagli infortuni e dalle malattie professionali, il nostro ordinamento giuridico attribuisce l’obbligo della prevenzione a quel soggetto giuridico che, meglio di chiunque altro, è in grado di intervenire tempestivamente ed efficacemente: l’impresa.
Con il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, provvedimento che recepisce la direttiva 89/391/CEE e sette direttive particolari, si è tentato, per la prima volta in Italia, di fornire le linee guida per la definizione di un sistema prevenzionale all'interno delle aziende.
Nelle aziende sensibili a questi problemi, il modello proposto è quello in cui la prevenzione stessa è vista come una particolare funzione dell’azienda; naturalmente, il ricorso a consulenti esterni è una strada obbligata per alcune aziende, ma è anche necessario che l’azione di tali professionisti sia volta ad accrescere soprattutto la sensibilità al problema, coinvolgendo tutti i settori dell'impresa a tutti i livelli, in modo da costruire un nuovo “schema mentale” e porre le basi per una buona gestione della SSL.
Nell’aprile 1999 il BSI ,in risposta a chi richiedeva uno standard di sistema di gestione di sicurezza e salute nei cui confronti poter essere valutato e certificato, pubblica OHSAS 18001 “Specifiche per il sistemi di gestione di salute e sicurezza”, sviluppato con l’assistenza e la collaborazione di vari Enti di certificazione.
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Informazioni tesi
Autore: | Serena Domizi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2000-01 |
Università: | Università degli Studi della Tuscia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Commercio |
Relatore: | Alessandro Ruggieri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 335 |
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